Alle 21 si va in scena con i Reds. Spalletti ha vissuto tre giorni difficili e i segni dell’incidente sono visibili, ma la carica e la voglia di ritrovare una competizione smarrita da tutti da anni riesce a cancellare anche la sofferenza: la sua ultima in Champions risale all’11 dicembre 2018, Inter-Psv nella fase a gironi; mentre l’ultima del Napoli all’8 agosto 2020 negli ottavi con il Barça al Camp Nou. Il Maradona, invece, la grande coppa non l’ha mai vista: all’epoca dell’andata con il Barcellona, 25 febbraio 2020, si chiamava ancora San Paolo. Sono trascorsi 925 giorni, un’eternità: l’attesa è irrefrenabile e il tutto esaurito la logica conseguenza. “Noi sappiamo della passione dei nostri sportivi, e possiamo fare anche un confronto a livello di pubblico: loro hanno uno stadio bellissimo che canta e si sente forte, ma questa volta l’urlo, The Champions, lo sentiranno anche da Anfield perché il pubblico del Maradona farà vedere che tiene alla squadra e alla città. Che vuole bene ai propri calciatori».
Il signor Luciano non ha dubbi. «Quelli come noi che attraversano le strade di Napoli sono obbligati a recepire questo messaggio di affetto e di amore. Te lo iniettano dentro. Sarà bello vedere i giocatori lottare con muscoli, polmoni e testa per essere lucidi nelle scelte veloci».
Fonte: CdS