Il leone è ferito, e neanche poco, ma il ruggito è quello dei giorni migliori.
«L’urlo, The Champions, lo sentiranno anche da Anfield».
Luciano Spalletti lo dice a suo modo, con il tono pacato, ma questa frase è già arrivata a Liverpool e soprattutto ai cuori della gente di Napoli: oggi il Maradona indosserà lo smoking dopo due anni d’attesa e i 55mila spettatori che occuperanno ogni singolo posto dello stadio potranno imprimere con il fuoco della voce l’inconfondibile marchio made in Naples sulla serata di gala. Di Champions: bentornata, sei mancata. The Champiooons: e tutto intorno dovrà tremare, sì, lo ha chiesto il signor Luciano.
«A me emoziona tantissimo essere al luna-park del calcio. L’atmosfera è bellissima».
Cappellino blu della coppa, un tutore al braccio destro e una stampella inforcata con la mano sinistra. «Ho avuto un incidente domenica mattina. Mi è successo un incidente mentre venivo a Castel Volturno: ho riportato la frattura della clavicola e sono stato operato lunedì. A Milano. Mi hanno messo una placca e sette viti. In nottata sono tornato a Napoli e così ho perso soltanto un allenamento: mi vedrete così per un mese». Stoico. Appassionato: ieri ha diretto la rifinitura e oggi andrà in panchina. Regolarmente. A guidare l’assalto al Liverpool.
Fonte: CdS