Undici uomini praticamente scelti e appena da confermare e poi dieci esordienti. Il quadro Champions del Napoli
TEST OSI. E allora, la formazione. Le scelte: gli uomini e i gol. E in questa chiave, fondamentale è il discorso del signor Luciano su Osimhen: «Aveva questo fastidio e non si è allenato. Poi, ha fatto differenziato e ora dovrà provare a calciare». I passaggi sono stati obbligati: fermo domenica e lunedì; differenziato ieri; e oggi il test decisivo con tanto di tiri in porta.
Più intenso, insomma, ma con fiducia: «Se la risposta sarà positiva come lo è stata nel passaggio intermedio, allora potrà giocare». In sintesi: le chance di vederlo dal primo minuto in formazione sono cresciute e, secondo il discorso dell’allenatore, sono destinate a crescere. Va meglio, sta meglio. E soprattutto vuole esserci a ogni costo: semplice.
LA SQUADRA. Se il fastidio dovesse persistere, comunque, toccherebbe più a Raspadori che a Simeone giocare al centro dell’attacco. Un tridente che, stando a quanto è emerso dalle prove, oltre a Kvara dovrebbe prevedere Politano dal primo minuto: «Lozano è a disposizione, ha fatto tutto l’allenamento». Ma è reduce dal trauma cranico rimediato con la Lazio e difficilmente sarà titolare. Per il resto, Meret in porta; linea a quattro con Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui; e tris di centrocampo con Anguissa, Lobotka e Zielinski.
IL CAPITANO. A proposito di Di Lorenzo: la sua prima volta in Champions, da ultimo arrivato, risale a un’altra sfida con il Liverpool: era il 17 settembre 2019. Oggi lo ritroverà da capitano del Napoli: «Dopo due anni di assenza è importante per tutti tornare in questa competizione. La affronteremo con determinazione e voglia. E spinti dal nostro pubblico, proveremo subito a mettere in difficoltà una grande squadra».
Il problema dell’esperienza è una costante: «Anche io non ne ho molta, ma giocheremo con coraggio e personalità. Con entusiasmo e senza paura: se dovessero percepirla, ci schiaccerebbero».
L’obiettivo? «Il primo è passare il girone nonostante grandi avversari pieni di storia: godiamoci ogni partita».
Fonte: CdS