Mancano 24 ore alla sfida dello stadio Maradona tra il Napoli e il Liverpool per l’esordio in Champions League. Questa sera in conferenza stampa le parole in conferenza stampa del portiere dei reds Alisson Baker e del tecnico Jurgen Klopp.
Conferenza stampa di Alisson Baker
Userete la delusione col Real per uno stimolo in più per vincere? “Sì, ci proveremo a far leva su questa dinamica per motivazioni in più, ma ora pensiamo ad affrontare una grande squadra come il Napoli, in un girone difficile, questo basta come motivazione e dobbiamo prima lottare per passare questo girone difficile e poi faremo passo dopo passo”.
Napoli e Liverpool sono le favorite? “Tutte hanno possibilità di passare, si deve giocare in campo, noi andiamo a lottare e faremo il nostro meglio per passare magari da primi”.
Spalletti ha avuto parole importanti per te, ha detto sei il centravanti dei portieri. “Lo ringrazio, è stato un piacere lavorare con lui a Roma, sono cresciuto tanto quell’anno, anche se volevo giocare di più e lui lo sa, ma ho imparato tanto da lui”.
Il giornalista georgiano chiede della “nuova stella Kvaratskhelia, è un tuo grande tifoso e vuole segnarti. L’hai studiato?”. “Siamo preparati ad ogni situazione, studiamo tante cose, ho lavorato con Spalletti e non significa sia un vantaggio per me, sono preparato a tutto e conosco il valore dei giovani del Napoli, sarà una grande gara e cercheremo di vincere anche se è un campo ostico”.
Fine conferenza stampa di Alisson ed ora tocca a Jurgen Klopp
Thiago Alcantara è tornato ad allenarsi, verrà gestito o può scendere dall’inizio? Henderson? “Thiago ha fatto il secondo giorno di allenamento, è pronto, ma non so per quale minutaggio. Per Jordan attendiamo l’ecografia ma dovrebbe rientrare dopo la sosta”.
Nelle 3 precedenti sfide qui non è andata benissimo, cosa deve fare di diverso?
“Sia col Dortmund che col Liverpool abbiamo perso, ma nello stesso girone poi due volte siamo andati in finale di Champions (ride, ndr). Io tendo a fiorire un po’ più tardi, forse ci metto 2-3-4 volte per andare bene, ma dovremo giocare bene rispetto alle altre sfide. Non giocammo bene, anche per merito del Napoli che è molto forte”.
Spalletti ha detto che ha messo il cappellino alla Klopp per avvicinarsi al suo mito.
“Lo incontrai ai tempi dello Zenit, se avessi il suo fisico alla sua età non sentirei il bisogno di mettere il cappellino (ride, ndr). Ha lavorato in tutto il mondo, si vede subito dall’identità che dà alle sue squadre, non vedo l’ora di incontrarlo in campo”.
Fine conferenza stampa di Jurgen Klopp
Fonte: twitter Liverpool