Una specie di maledizione, sì, considerando che una storia del genere andò in scena anche a febbraio: Osimhen in dubbio prima dell’andata dei sedicesimi di Europa League con il Barcellona. All’epoca era il ginocchio mentre oggi un risentimento gestibile: non estremamente problematico, ma comunque fastidioso. Per la cronaca: alla fine Osi strinse i denti e giocò al Camp Nou dal primo minuto, e sebbene le situazioni siano diverse tra loro è identico il protagonista. Un giovane guerriero indomabile che non salterebbe la prima con il Napoli in Champions per nulla al mondo: farà qualsiasi cosa, dicevamo, per agevolare la decisione dello staff medico e dell’allenatore, ma va da sé che il dottor Canonico valuterà le sue condizioni con tutta la prudenza possibile e che Spalletti analizzerà se puntare su di lui oppure optare per una soluzione alternativa. La prima e più gettonata: Raspadori centravanti. La seconda: Simeone.
Fonte: CdS