Una rivoluzione. Un’altra. Il Napoli che cambia ancora pelle pochi anni dopo una trasformazione importante. A confermarlo è lo stesso Cristiano Giuntoli: «Dopo il 2019 era stato fatto un cambiamento, confermando pochi calciatori. Lo scorso anno abbiamo centrato la Champions, che l’anno prima era stata persa per un punto. Il diktat societario è stato quello di voler dare continuità, con autosussistenza economica. E il tifoso del Napoli deve essere orgoglioso di ciò che sta facendo la famiglia De Laurentiis per questo club» ha detto il ds azzurro. «Quando si parla di calcio, serve sempre un po’ di tempo. Il mister deve conoscere i propri calciatori, serve equilibrio. Ci vuole un po’ di pazienza». Ma questo non è il Napoli di Giuntoli. «È di De Laurentiis, Spalletti, Giuntoli e tutti gli altri» ha continuato a Radio Kiss Kiss. «Scremare l’organico e rinforzarlo è difficile. Questo è un Napoli competitivo, ne sono sicuro». Impossibile non parlare di Khvicha Kvaratskhelia, rivelazione azzurra: «Ci arrivano tante segnalazioni di giocatori che teniamo in considerazione. In passato hanno chiesto tanti soldi che non si potevano spendere. Poi è arrivata la guerra che ci ha permesso un canale meno costoso e più rapido».
Fonte: mattino.it