La notte di Kim e Kvaratskhelia: sabato all’Olimpico hanno dettato legge e gol. Uno-due, K più K: il pareggio del difensore con un colpo di testa e poi il destro decisivo dell’attaccante. E mica soltanto questo: Minjae se l’è vista e sbrigata con Immobile e Milinkovic, mica due così, e il socio invece ha spaccato la Lazio, collezionato giocate e anche un palo con quella furia un po’ sopita tra la Fiorentina e il Lecce. Niente paura, come ha detto anche Spalletti: ci sta che perdi energie quando vuoi prendere in fretta le misure di un nuovo mondo; ci sta che per chi gioca come lui, sfrontato e dribblomane, la condizione e la gamba non siano sempre quelle necessarie per esplodere fulmini e saette. Dieci milioni, dicevamo, è la somma versata dal Napoli alla Dinamo Batumi per portare Kvara a casa: ha 21 anni e ha giocato appena cinque volte in Italia, è vero, ma è già stato coinvolto in cinque gol realizzati dalla squadra, firmandone 4 e servendo un assist. Un primato: nessuno come lui dal ritorno degli azzurri in A (2007-08). Bene: quanto vale oggi? Ne riparliamo a metà stagione. Ma una cosa è sicura: l’arduo compito della sostituzione di Insigne, nonostante caratteristiche diverse e una crescita tattica in evoluzione, sta procedendo davvero per benino. E il tutto sotto gli occhi di Nitsa, la sua fidanzata, in tribuna all’Olimpico per la prima volta. La vittoria è per lei ma non solo: «Questo post è per gli emigranti georgiani, persone che per me sono eroi… Vederli con occhi orgogliosi e felici è la più grande motivazione e felicità per me!», ha scritto su Facebook.
La Redazione