Da oggi, insomma, il Napoli si concentrerà innanzitutto sulla ricostruzione del rapporto con Meret, protagonista di un’estate complessa e tormentata dalle vicende Kepa e Navas, e di un rinnovo fino al 2027 praticamente definito e mai firmato dopo l’ingresso dei due ingombranti colleghi sulla scena. Alex, del resto, ha sempre chiesto garanzie tecniche, spiegando la sua voglia di continuità e l’esigenza di avvertire una fiducia mai carpita fino in fondo sin dall’arrivo di Ospina: legittimo a 25 anni e dopo varie stagioni da vice (nei fatti). Giuntoli e il suo manager Pastorello parleranno molto presto, e tra l’altro Meret, reduce da quattro partite da titolare e dal rigore parato a Colombo con il Lecce, è anche un uomo d’interesse Nazionale: è un alfiere dell’Italia di Mancini e il suo futuro abbraccia tutte le sfumature d’azzurro.
Fonte: CdS