Eugenio Albarella, ex preparatore atletico del Napoli, ha parlato oggi ai microfoni di “1 Football Club”, sulle frequenze di 1 Station Radio.
È già tempo di fare turnover dopo quattro giornate di Serie A? Giuste le decisioni di Spalletti e Pioli? “Un turnover massiccio forse non rappresenta la scelta così adeguata. Comprendo la preoccupazione circa l’elevato numero degli infortuni e l’andamento di uno strano campionato, ma optare per delle numerose modifiche non è così conveniente”.
Forse è legato anche ad una questione di mentalità?” Non conosco i determinati motivi delle decisioni di Spalletti. Avviata la stagione con il 4-3-3, l’inserimento dei nuovi arrivi, attraverso un cambio di modulo, deve essere modulato con particolare parsimonia”.
Spiegazione circa l’assenza d’intensità delle squadre italiane? “Avendo allenatori molto preparati dal punto di vista tattico, questo determina un abbassamento dell’intensità. Valorizzare squadre come l’Atalanta è legato al loro gioco europeo, sicuramente più rischioso, teso all’uno contro uno”.
Quando i calciatori quest’anno rientreranno al top della condizione? “Non avendo tempo per allenarsi, la continuità sarà l’arma in più che offrirà alla squadra la condizione migliore. Mi sembra anacronistico e contrario all’obiettivo di raggiungere uno stato di forma ottimale optare per un turnover massiccio nei primi turni di campionato. È necessaria parsimonia per quanto concerne le eventuali modifiche da apportare alla formazione titolare da schierare”.