E’ chiusa la prima porta di una casa illustre: l’ha trovata così, Kvara, e per tutto il tempo in cui è rimasto in campo non è quasi mai riuscito a prendersi le chiavi dalle mani di Dodo. Dopo l’ottimo esordio con il Verona – gol e assist – e il super bis con il Monza – due splendidi gol -, Kvicha ha frenato: un po’ perché è fisiologica una pausa, soprattutto in virtù dei ritmi elevatissimi del suo modo di recitare nel tridente, e un po’ perché i componenti della catena destra della Fiorentina hanno scelto misure e contromisure giuste. Insomma: il primo assaggio di grande e duro calcio italiano è stato servito a Firenze e va bene così. È tutto parte di un processo di adattamento, ambientamento e crescita che questa splendida freccia georgiana di 21 anni ha intrapreso sin dai primi giorni di Napoli. Fonte: CdS