Antonio Giordano (Cds): “Il decreto crescita di Luciano”

Il commento di Antonio Giordano sul CdS:

“Il Petisso, collante tra Firenze e Napoli di civiltà che non tramontano mai , con il suo fine umorismo l’avrebbe sintetizzata a modo suo: «Ci hanno rubato l’idea». E a Firenze, Spalletti ha scoperto che Italiano al Napoli ha pure strappato un po’ d’aria buona e poi gli ha ristretto il campo: ma nella nottata, per chi a volte cerca estetismi ed altre preferisce buttarsi sul risultatismo spicciolo, sono finite nella penombra i centimetri-millimetri che hanno cancellato il tap in di Osimhen e lo scempio che Lozano ha fatto dell’assist di Kvara. Nel calcio basta poco per modificare l’umore e la classifica e sembra irrilevante che si stia vivendo ancora la terza giornata, ma queste sono le analisi c he durano da una partita all’altra. I nove gol che nei primi 180’ hanno sommerso il Verona e il Monza e la grande abbuffata che Adl si è concesso con Ndombele, Raspadori e Simeone hanno finito per alterare la visione naturale delle cose e lasciare che un punto a Firenze (a Firenze!) generasse un filino di perplessità: ci sta, semplicemente perché in questi 90’ s’è visto un Napoli diverso da se stesso, dalla sua spassosa padronanza del palleggio, dalla naturalezza con cui si prende le partite, le porta a spasso o le governa con perfidia.

L a strategia di Spalletti, a naso, era nascosta dentro i cambi (mezz’ora per Elmas e Raspadori; una ventina di minuti per Politano; un quarto d’ora per Simeone e N d o mbele), che avrebbero dovuto infilare un po’ di freschezza e di atletismo, oltre che il talento, per sfruttare l’eventuale calo della Fiorentina, che invece ha resistito gioiosamente. Il piano-B conteneva in sé (ovviamente) anche variazioni tattiche, un mutamento non genetico ma razionale della struttura, una filosofia da esprimere seguendo concetti e codici che nell’era Spalletti hanno avuto un senso compiuto ed hanno offerto emozioni, lusingando la fantasia. Qualcosa resta da fare, in questo snodo del mercato che – con CR7 ancora lì – lascia vibrare emotivamente una città con la testa all’insù, per capire eventualmente l’effetto che fa . E le prospettive possono mutare soprattutto nel momento in cui Luciano Spalletti potrà approvare il decreto crescita di Ndombele-Raspadori-Simeone (e di CR7?) , i nuovi ministri incaricati delle riforme di questo Napoli che nella precedente legislatura ha saputo dettare leggi d’un calcio nuovo“.

 

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