Tagli e salary cup non vogliono significare minore qualità

Monte ingaggi ridotto di 37 milioni
De Laurentiis è riuscito a ridurre il monte ingaggi di 37 milioni anche se si sa, non è di certo la conquista dello scudetto o, quanto meno, non è quello che si aspettano i tifosi. Il Napoli ha messo le spalle al coperto dopo questo mercato in cui De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli hanno sistemato i conti. Si passa dai 110 milioni di buste paga di maggio a circa 73 milioni di euro (al lordo) di questo inizio campionato. Troppo alto l’impatto sul fatturato negli ultimi due anni senza Champions e con il Covid a spezzare la schiena. Doveva iniziare subito dopo l’addio di Sarri questa operazione, ma De Laurentiis, scegliendo Ancelotti piuttosto che un altro tipo di tecnico, decise di incrementare gli investimenti per puntare allo scudetto. Ora il cambio di rotta, un taglio necessario, ampiamente annunciato. Con un salary cap che per il Napoli è già realtà. E con un tetto, al di là del quale difficilmente si andrà: 3,5 milioni netti. Al momento, il calciatore che guadagna di più del Napoli è Zielinski: già, il polacco dopo il suo rinnovo è arrivato a quota 6,5 milioni lordi di ingaggio. Vero, infatti, che Osimhen e Lozano hanno una busta paga, al netto, superiore a quella del polacco, ma beneficiano del decreto fiscale e quindi il loro costo totale è di 5,9 milioni. La decurtazione rispetto alla passata stagione è di quasi il 34 per cento. A sette giorni dal gong del mercato. E l’entusiasmo dei tifosi è tornato a essere altissimo dopo il mercato. I conti, ora sì, tornano. 
Il Mattino
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