Sempre nel cuore del gioco. Il centrocampo è stata casa sua: Salvatore Bagni ha sempre un occhio molto attento ai prospetti più interessanti per la mediana. Su questi non poteva mancare Tanguy Ndombele che viene da un paio di stagioni tra alti e bassi ma rappresenta una garanzia dal punto di vista del rendimento futuro.
Bagni, Ndombele in sintesi? «Era uno dei miei preferiti, penso che basti, no?».
Assolutamente: però ora ci dica qualcosa di più sul tipo di giocatore. «È un centrocampista molto moderno, nel senso che oltre a essere tecnico e anche fisico. Ho iniziato a seguirlo quando era in Francia, poi si è un po’ perso al Tottenham, ma può capitare».
Ovvero? «Ammetto che pensavo potesse avere una carriera brillante anche in Premier, ma a volte succede che ci si perda un po’ per strada. E questo è stato il suo caso».
Ora cosa c’è da aspettarsi? «Al Napoli può ritornare su livelli altissimi perché ha tutto per essere un grandissimo centrocampista. Era quello che mi aveva impressionato ai tempi del Lione e sono certo che possa essere ancora quel tipo di giocatore».
Tatticamente dove lo vede meglio? «Con le sue qualità, praticamente ovunque. Può fare quello che vuole: può giocare sia nel centrocampo a due che in quello a tre. Questo perché è fenomenale in entrambe le fasi. Ecco perché non sono minimamente preoccupato sul suo possibile ambientamento in serie A e nel Napoli».
Parliamo di caratteristiche: cosa le piace di più? «L’equilibrio che sa dare alla squadra. Copre una larga fetta di campo e aiuta molto i compagni. Cosa fondamentale: corre tanto, ma sa giocare bene a calcio. Non ce ne sono tanti in giro che hanno queste capacità in entrambe le fasi di gioco».
Ma non solo... «Ndombele è anche bravissimo nell’ultimo passaggio. Vede i compagni piazzati nella posizione migliore e con un solo colpo li manda in porta. Può essere preziosissimo nel gioco di Spalletti. Soprattutto se messo al servizio di attaccanti rapidi come Osimhen».
Eppure il Tottenham sembra lo stia svendendo... «Può capitare. In Inghilterra si tende a spendere spesso tanti soldi per un giocatore per poi liberarsene dopo poco. È vero, hanno speso oltre 60 milioni di euro nel 2019 ma evidentemente non è mai scoccato il feeling con gli allenatori. Ma sono cose che possono succedere: magari piaci a un allenatore e all’altro no. Non ci sono dubbi: Ndombele è un giocatore forte e lo dico già da anni».
Insomma: nessun dubbio. «Faccio un esempio su tutti: Tomori».
Cioè? «In Premier non giocava e sembrava un bidone, poi è arrivato da noi e in Serie A è diventato uno dei migliori centrali del campionato. Ecco, sono cose che succedono. Per questo si va a pescare molto in Inghilterra anche tra quelli che non giocano. Magari perché hanno problemi di adattamento o di gestione con l’allenatore. Per Ndombele non mi preoccuperei. Se sta bene di testa è fortissimo. E sono sicuro che a Napoli farà benissimo. Quello che succede in Inghilterra non deve fare testo: quando vedono che un calciatore non può essere valido lo lasciano andare e gli pagano parte dell’ingaggio». Fonte: Il Mattino