Il campionato di serie A a livello agonistico è iniziato il 13 Agosto e si preannuncia incerto dall’inizio alla fine. Per il Napoli di Spalletti ci sarà il debutto questo pomeriggio sul campo dell’Hellas Verona, partita sempre sentita dagli scaligeri. Ilnapolionline.com ha intervistato il doppio ex della sfida Matteo Gianello.
Recentemente è scomparso l’ex portiere di Napoli ed Hellas Verona Claudio Garella. Un ricordo di lui in particolare? “Ovviamente mi stringo ai suoi familiari per la sua morte. Io ero piccolo quando lui vinse gli scudetti con il Verona prima e il Napoli poi. Era un portiere con il suo stile, ma era apprezzato da chi come me, voleva intraprendere la carriera da estremo difensore. Una notizia che mi ha chioccato molto e per il calcio e non solo è una grossa perdita”.
L’anno della promozione in A si giocò Verona-Napoli e tu eri l’ex della sfida. Come vivesti quelle ore e cosa provasti quando ti contestarono per tutta la gara? “Noi arrivammo un paio di giorni a Verona e non ti nascondo che io come tutta la squadra fummo molto tesi. Era una sfida che ci avrebbe avvicinato alla promozione in A. Sulla contestazione dico che io vestivo la maglia di una squadra rivale al Verona. Io da veneto da un lato ci rimasi male, ma poi sono sceso in campo e diedi il massimo. Alla fine vincemmo e ci avvicinammo sempre di più alla promozione in A che poi conquistammo sul campo del Genoa”.
Oggi i portieri sono spesso coinvolti ad impostare con i piedi. Cosa ne pensi di questa caratteristica dei tuoi colleghi? “Non ti nascondo che già quando ero in campo, iniziai a giocare con i piedi ad impostare assieme ai miei compagni di reparto e non mi creava alcun imbarazzo. E’ chiaro che noi avendo una divisa diversa dal resto della squadra e i guanti, abbiamo anche il compito di parare, però oggi è fondamentale saper giocare con i piedi, come dicono anche gli allenatori”.
A proposito di portieri, il Napoli dopo Sirigu, non è lontano dall’acquisto di Navas. Che acquisto sarebbe per Spalletti e il club azzurro? “Navas è un portiere di assoluto livello internazionale, ha esperienza e certamente darebbe la mentalità che serve per lottare per i primi posti. Dopo Sirigu, sarebbe un bel duo di portieri importanti e che possono dare la spinta necessaria per lottare su più fronti in Italia e in Europa. Vediamo se ci dovesse essere questo importante acquisto per la società partenopea”.
Tu che vivi a Verona ti vorrei chiedere di Giovanni Simeone. Sul piano tecnico lo conosciamo molto bene, ma a livello caratteriale che giocatore è per il Napoli? “Diciamo questo, se avesse 1/4 del carattere del padre, sarebbe già un piccolo vantaggio per il Napoli. E’ un calciatore di grinta, voglia di lottare e come hai detto tu con buona tecnica. E’ un importante rinforzo per l’attacco azzurro e sono certo che darà il suo contributo alla causa del club partenopeo”.
Restando in ottica Verona, cosa ne pensi della scorsa stagione del rendimento di Montipò? “Montipò a mio avviso si è dimostrato un portiere in gamba, dove spesso è stato determinante per la stagione degli scaligeri. Ha ottimi riflessi e secondo me ha ampi margini di miglioramento. E’ stato importante e vediamo se dovesse confermarsi anche per la prossima stagione”.
Questo pomeriggio si giocherà Hellas Verona-Napoli. Tu se dovessi scegliere per chi fai il tifo? “Bella domanda. In questi casi dico sempre che vinca il migliore (ride nd.r). Indubbiamente sono legatissimo al Napoli avendo militato per sette anni nel club azzurro. D’altro canto essendo nato in Veneto, mi fa piacere per il Verona, perciò sarà una sfida particolare per me. Sarà certamente una gara interessante, avvincente e dove tutte e due le compagini cercheranno di ottenere il massimo”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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