Chi ama non dimentica: dedicato a Mister Maurizio Sarri

Napoli si è sempre distinta come una piazza (non solo) calcisticamente competente

Noi napoletani sappiamo bene che il nostro eccesso di emotività, troppo spesso, ci impedisce di fare delle valutazioni corrette. Equilibrate. Sagge. Ma siamo anche una piazza competente. E’ mio intento proporre al lettore una serie di riflessioni. Su argomenti calcisticamente delicati. Cominciamo da Maurizio Sarri. Non credo sia ancora facile riparlarne serenamente. Ma abbiamo il diritto-dovere di provarci. Sotto la sua gestione, i record si sono sprecati. Basti soltanto ricordare i 259 punti conquistati in 3 campionati. Campione d’inverno, 2 volte. Un calcio offensivo molto attraente. Centinaia di reti realizzate. L’immagine della Ssc Napoli e di Napoli, esportata in tutto il mondo. Ai record calcistici della squadra di calcio, si sono addirittura affiancati i record delle presenze turistiche in città. Forse anche per merito del club. Forse anche per merito dei calciatori, in campo. Delle loro famiglie. Che, con i loro social post su Napoli e dintorni, hanno diramato ovunque, nell’etere, immagini meravigliose. Ben diverse da quelle di Gomorra. E, forse, tutto questo è anche merito di Maurizio Sarri. Che ha fatto parlare di sé. Ma anche di tutti noi. Napoli nel mondo. Io penso che il Mister Maurizio Sarri vada ricordato solo per le grandi imprese realizzate sul campo. Non è corretto sopravvalutare le sue interviste. Sopravvalutare le sue parole. Fuori dal contesto. Fuori dal momento. Una squadra di calcio non si allena con le interviste. E se il Napoli Calcio si trova ai vertici nazionali ed internazionali, lo si deve anche a lui. A chi lo ha preceduto. A chi è subentrato. Devono contare molto di più i fatti. E’ giusto avere rispetto della nostra storia. Maurizio Sarri fa parte della nostra storia. E, chi ama, non dimentica. Mai. E, talvolta, sa anche perdonare…

A cura di Alessandro Cardito

Maurizio SarriNapoliSSC Napoli
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