A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Pietro Lo Monaco, direttore sportivo:
“Il rinnovamento è in sintonia con la strategia aziendale del Napoli. De Laurentiis ha sempre puntato a campionati di alta classifica, valorizzando calciatori già buoni e andare avanti così. Il Napoli non ha mai sfacciatamente puntato a vincere il titolo, anche se in certi momenti storici avrebbe potuto farlo. Questa squadra è in sintonia col modus vivendi della società e ha sostituito i calciatori più in là con gli anni con gente più giovane e di belle speranze. Alcuni investimenti sono intriganti, come Kvaratskhelia. Se riescono a prendere anche Simeone lì davanti… Non male, direi. Il reparto offensivo con Osimhen e tutti gli altri è già di alto livello. Discorso diverso per quello difensivo: tutto dipenderà da come Kim si adatterà al nostro campionato. Il Napoli senza i leader degli ultimi anni? Il ricambio generazionale è normalissimo. Mertens ha dato tanto al Napoli, ma ha 35 anni. Certo non sarà facile trovare chi lo sostituirà al meglio e all’inizio qualcosa si soffrirà. La delusione può albergare nei cuori di chi si aspettava una campagna acquisti che supportasse la lotta per il titolo, ma il Napoli non è mai stato indirizzato a certi discorsi. Napoli tra le prime forze del campionato? Perché no, anche se staccata da Juventus e Inter che hanno organici più attrezzati. La Roma si sta dando da fare, mentre il Milan si è impelagato in qualche problema societario che gli ha fatto perdere un po’ di tempo sul mercato. L’anno giusto di Spalletti? Deve esserlo. Dovrà sopperire all’assenza dei leader con l’espressione di un gioco maggiormente corale e di livello. Di Lorenzo? E’ partito dalle categorie inferiori e si è guadagnato tutto col lavoro. Ha fatto una trafile giusta e importante, ma sui ragazzi come lui bisogna avere il coraggio di puntarci. I buoni giocatori ci sono dappertutto, al di là dell’affetto che i tifosi provano verso l’uno o l’altro. Il Napoli si sta muovendo bene, ma io avrei provato a fare qualcosa di importante anche nel mezzo del campo. Lì c’è un calciatore prezioso come Fabian Ruiz a scadenza e con un piede già fuori, e non puoi farti trovare impreparato”.