Fabio Capello, oggi 76 anni, ai microfoni del CdS. Ecco uno stralcio riguardante il Napoli sul neo acquisto Kvaratskeila e su mister Spalletti:
Secondo te chi avrà il compito più difficile dal 13 agosto a inizio giugno? «Spalletti. Ha perso Koulibaly, che dava sicurezza a tutta la squadra, e gli assist e i gol di Insigne. Il Napoli mi incuriosisce però. Kim è di sostanza e il georgiano ha, nei movimenti, qualcosa del primo Salah. Intrigante è anche il Milan che punta sulla qualità. Maldini e Massara hanno dimostrato di avere l’occhio lungo. Theo, Tomori, Kalulu, Maignan. Qualche riserva la pongo sull’attacco: Giroud non mi ha convinto del tutto, mentre Origi, la novità, rappresenta una mezza scommessa. A Liverpool ha fatto anche cose importanti, ma deve ritrovare la migliore condizione. Di assoluta garanzia è Leao, spero che confermi i progressi della scorsa stagione, potenziale straordinario».
La filiera storica della genialità era, e resta, Di Stefano, Sivori, Maradona, Messi. «Precisamente. Ho giocato una sola volta contro Sivori, era al Napoli, io alla Roma. Lui ti nascondeva il pallone con il sinistro e lo proteggeva cercando il contatto stretto e insistito con il corpo dell’avversario. (Capello sorride) «Ricordo che per tutta la partita Omar ripeté “mi toccano il culo, mi toccano il culo, maricòn”».
La Redazione