Il Napoli prosegue la preparazione del ritiro a Dimaro-Folgarida, tra allenamenti e test amichevoli, ma il mercato è sempre al centro dei pensieri del club. Si cercherà il dopo Koulibaly e i nomi non mancano. Di questo e non solo ne abbiamo parlato in un’intervista fatta all’ex allenatore Claudio Onofri.
Il Napoli è ad un passo da Ostigard del Brighton. Avendolo visto giocare al Genoa, quali sono le sue caratteristiche e cosa potrebbe dare per la piazza azzurra? “Premesso che ha giocato solo sei mesi con il Genoa, perciò troppo poco per dare un giudizio, ma il norvegese ha colpito per un aspetto. Il suo carattere è piaciuto molto al tifo rossoblù ed è diventato, anche se per pochi mesi un idolo della piazza. Secondo me anche la tifoseria azzurra apprezzerà questo suo aspetto del carattere. Per il resto tecnicamente sa tenere molto la posizione in campo e anche in Nations League ha confermato di essere un giocatore interessante. Vediamo se dovesse riuscire ad integrarsi negli schemi di Spalletti, ma tecnicamente potrà dare il suo contributo”.
Sempre restando in orbita Genoa, al Napoli è stato accostato Giovanni Simeone. Che giocatore sarebbe se vestisse la maglia azzurra? “Simeone era un calciatore per il quale lo consideravo un idolo oppure beniamino se si può dire. La piazza all’inizio era molto scettica, ma con il tempo si è ricreduta e lo apprezzava per il carattere. Del resto chi conosce il padre il “Cholo”, può intuire questo aspetto che lo rende davvero molto forte. Indubbiamente è migliorato anche sotto porta e farebbe una bella coppia con Osimhen, oppure sarebbe una valida alternativa”.
In casa Napoli purtroppo da diversi giorni non è più nella rosa Koulibaly. Ovviamente conosciamo il suo valore, ma come giudichi in altri aspetti la sua cessione? “Quando al Genoa c’era Gasperini come allenatore, io da osservatore segnalai Koulibaly al club. Già in quel periodo mi colpì la sua forza fisica e la tecnica che possedeva. Il Napoli fu rapido nel chiudere la trattativa con il Genk. Con il senno di poi ebbi ragione, visto il percorso fatto in azzurro. Indubbiamente per il club di De Laurentiis è una grossa perdita, per la leadership e il carisma che possiede il senegalese. Detto questo non è neanche semplice rifiutare un ingaggio così alto e i soldi che il Chelsea ha offerto al Napoli. Naturalmente non sarà semplice trovare il sostituto, ma il d.s. Giuntoli e il suo scouting, sapranno come fare, essendo persone davvero preparate”.
Sui sostituti si parla tanto di Kim del Fenerbache, anche se non è semplice per via della clausola, ma anche di Acerbi. Cosa ci diresti su entrambi? “Kim Min Jae l’ho visto in qualche partita e certamente è un giocatore interessante. Ovviamente dovesse venire si dovrebbe integrare nel nostro campionato, ma la base c’è. Su Acerbi invece lo conosciamo molto bene, è un calciatore d’esperienza e venendo a Napoli cercherebbe il riscatto dopo una stagione di contestazione ingiusta subita dalla tifoseria della Lazio. Secondo me sarebbe importante come acquisto, ma ultimamente gli è mancata la continuità e potrebbe pesare in caso di approdo in azzurro. Per il resto ho fiducia nell’operato di Giuntoli, che ha saputo piazzare acquisti importanti. Vedi Anguissa, prenderlo a zero ha portato ad un ottimo rendimento e all’acquisto definitivo. Il mercato ti regala delle opportunità e sono certo che il Napoli saprà sfruttare al meglio le occasioni”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®