Il Napoli da venerdì sera ha iniziato la stagione con il ritiro di Dimaro-Folgarida, dove si preparerà il campionato. Si attendono il rientro dei nazionali dalle vacanze e dalle prime amichevoli. Nel frattempo c’è il mercato che incombe. Di questo e non solo ilnapolionline.com ne ha parlato con l’ex inviato e firma trentennale della Gazzetta dello Sport Gaetano Imparato.
Rispetto al passato, secondo lei il giornalismo di oggi è cambiato oppure è lo stesso da quando iniziò il suo percorso in questo mondo? ” Non è cambiato è assolutamente rivoluzionato. Prima si aveva un rapporto con i calciatori più frequente si vedevano gli allenamenti si facevano valutazione sul loro rendimento sugli aspetti tecnico tattici e sul lavoro in generale di un allenatore. Oggi è tutto molto più filtrato e in più per chi scrive sui giornali e chi scrive sui siti è stravolto tutto: le notizie possono cambiare di ora in ora, e naturalmente sul web si è sempre in una continua evoluzione”.
Se oggi dovesse dare un consiglio ai giovani che vogliono diventare giornalisti, cosa direbbe principalmente? “Mai perdere la professionalità e la serietà il senso del sacrificio e soprattutto l’affidabilità per chi ti legge e ti segue: se la gente sa che non scrivi e non dici cavolate, se non inventi notizie o comunque forzi la verità ma sei assolutamente affidabile diviene tutto più facile. Poi per i giovanissimi è importante sapere quante più lingue possibile, ed avere una grandissima dimestichezza con il web, telecamere, e tutte le altre diavolerie tanto da poter essere da solo un inviato perfetto con microfono telecamera macchina fotografica e quindi al tempo stesso editore giornalista lettore e quant’altro. Pronto ad ogni tipo di inserimento nel mondo del giornalismo”.
Sabato sera c’è stata la conferenza stampa di mister Spalletti e del d.s. Giuntoli a Dimaro. Quali sono gli aspetti che le sono rimaste impresse nella mente? ” E’ stata una scelta assolutamente positiva in sala stampa anche il direttore sportivo giunto lì che ha sbaragliato il campo da un po’ di luoghi comuni, idee e notizie fumose, prospettive negative che il calcio mercato addebitava al Napoli. Su tutte la cosa più importante è l’incedibilità di Koulibaly che quindi rimarrà almeno un anno, cioè fino alla scadenza del contratto, che Mertens sta trattando direttamente col presidente e quindi è tutto in evoluzione, le posizioni di Fabián Ruiz Politano Murat, e ha Escluso al momento la possibilità arrivi Dybala che fuori budget. Anche le dichiarazioni di Spalletti sono state molto equilibrate, possibilista su un gran campionato ma anche attento al rinforzarsi delle squadre che in passato hanno deluso, come per esempio le due romane”.
Sul mercato del Napoli cosa si aspetta in entrata e come andrà a finire la vicenda K2? “Non escludo che sul finire del mercato il presidente de Laurentiis possa piazzare il colpo ad effetto, ci sono più indizi, potrebbe essere addirittura Dybala ma sarei più felice se si prendesse un calciatore da una grande d’Europa e che davvero rappresenti un salto di qualità, non solo di copertina come l’ex juventino. Quanto a Koulibaly la sua incedibilità è stata acclarata l’altro giorno, io avevo scommesso un bel po’ di pizze che sarebbe rimasto, mi sa che prenderò qualche chilo (ride nd.r)”.
Infine le vorrei chiedere un giudizio su Spalletti, non tanto allenatore, ma come comunicatore, rispetto agli altri mister avuti dal Napoli? “Spalletti è sanguigno, come lo vedi in sala stampa così lo vedi nella vita e nello spogliatoio.il miglior comunicatore che ha avuto il Napoli di recente secondo me è stato Sarri e con lui ancelotti.sebbene con le loro criticità-Sarli un po’ troppo brontolone. Ancelotti bravo a dribblare le domande toste – sono quelli che più hanno aiutato i tifosi e la stampa a capire. Ma ormai la mia esperienza quasi quarantennale mi ha insegnato che le dichiarazioni fatte in sala stampa. Sono a volte un misto tra bugie bianche e assolute verità”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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