Che sia arrivato il momento di Elmas? Il “Diamante” grezzo di Spalletti

Il macedone potrebbe essere la carta in più del tecnico azzurro

Eljif Elmas, macedone classe 1999, da quando è arrivato a Napoli è stato spesso visto come un oggetto misterioso dalla tifoseria, soprattutto per la sua duttilità tattica che gli permette di rivestire, praticamente, ogni ruolo di centrocampo e attacco. Forse, però, è arrivato il momento di trovargli una sistemazione definitiva in campo.

LA CRISI DI ZIELINSKI – Nel 4-2-3-1 con cui gioca il Napoli, Spalletti stesso ha confermato che il macedone è un trequartista e che quello sarebbe il suo ruolo. Ecco perché, contro la Lazio, giocando al posto di un sempre più opaco Zielinski, ha di fatto spaccato la partita e scardinato il centrocampo di Sarri grazie alla sua imprevedibilità e naturale capacità di trovarsi al posto giusto al momento giusto. Con il Milan stessa situazione: ingresso che ha dato vivacità alla manovra e all’attacco partenopeo.

TATTICAMENTE ANARCHICO – Ovviamente, essendo molto giovane, il macedone tende ad adagiarsi sugli allori dopo buone prestazioni e limitarsi al compitino o anche meno: proprio per questo va gestito, ma deve imparare anche lui a gestirsi. Elmas si impegna molto e corre tanto durante la partita, ma spesso a vuoto, stancandosi presto, il che lo rende poco lucido. Inoltre, non conviene continuare a farlo giocare esterno d’attacco con la responsabilità di fare entrambe le fasi perché tatticamente anarchico, incapace di seguire compiti più stringenti e che ne limitano la libertà di movimento; motivo per cui si trova a suo agio quando gioca in un ruolo più libero come quello di trequartista.

4-2-3-1 O 4-3-3? – Per le sue caratteristiche (buona tecnica, capacità di palleggio e d’inserimento) Elmas sarebbe un perfetto supporto a Victor Osimhen, vista soprattutto la solitudine a cui i compagni di reparto l’hanno costretto nelle ultime uscite o un interno di centrocampo in un centrocampo a 3, dato che in un centrocampo a 2 di fatto la squadra giocherebbe con un solo uomo in mezzo al campo per i motivi sopra detti. Per cui, che sia arrivato (finalmente) il momento di Elmas? Di sicuro, è un jolly da non sottovalutare.

di Simona Ianuale

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