“Mertens? Se anche ci si dovesse salutare, sarebbe il caso di farlo in un altro modo e non con le Pec. Sarebbe stato auspicabile che ci si salutasse in modo diverso. Una telefonata può riaprire la trattativa, ma c’è il gioco delle parti e nessuno vuole chiamare per primo. Deulofeu? Dipende al 33% da Ounas, Politano e Mertens. Se non ci sono determinate uscite e non c’è la certezza che determinati rinnovi non vadano in porto, non si può agire sul mercato. Koulibaly? È un giocatore progetto, passa tutta la differenza del mondo tra la rivoluzione nel momento in cui dovesse andare via lui e la restaurazione nel caso in cui dovesse restare. Farà la differenza anche nel rapporto tra il presidente e l’allenatore. Il Napoli ha perso dei leader come Insigne e Ospina e rischia di perdere anche Mertens. È inaccettabile dire che Luperto sia scarso perché quest’anno ha fatto la sua migliore stagione. Se il 4º difensore quest’anno è stato Tuanzebe da gennaio, poteva farlo anche lui. Magari le scelte sono diverse perchè probabilmente lui vorrebbe andare a giocare. L’Empoli non l’ha riscattato perché non vive un buon momento. È un momento di grande crisi del rapporto tra società e tifoseria che dura da qualche anno, sicuramente qualcosa non ha funzionato. Che ci sia un problema grande di comunicazione da parte della società nei confronti della città è evidente. Nel momento in cui la passione si spegne un po’, si decide di spendere i propri risparmi in maniera differente”.