Antonio Corbo, giornalista, ha parlato oggi ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Marte Sport Live. “È successo che De Laurentiis si è accorto che alla piazza servisse una scossa. Ha detto che da questo momento il Napoli farà di tutto per vincere lo scudetto. L’allenatore ha messo un po’ le mani avanti come dicono a Napoli. È una tattica perchè un allenatore vuole far sempre far risultare i propri traguardi storici, così come faceva Mazzarri. Il giocatore che fa la differenza è solo Koulibaly che dovrebbe rimanere e gli dovrebbe essere confermato l’ingaggio di 6 milioni. Questa storia di Mertens è una bella storia, direi persino romantica, di un calciatore straniero che arriva a Napoli, si innamora e rimane. Però quando si tratta di calcio bisogna essere concreti e dare dei fatti. Mertens ha 34 anni, è un giocatore che ha dato tantissimo, può dare ancora molto nello spogliatoio, ma sul campo non ha grande prospettiva. La Serie A è un campionato scorbutico per chi deve giocarlo. Ovviamente spetta alla società valutare su Mertens. Lui ha già fatto un preventivo e ha immaginato un compenso di 4 milioni. Il calcio è indebitatissimo e non possono più sprecare un soldo a cominciare dalla Juventus che ha sprecato troppo. Nel calcio italiano danno tre lire ai maestri di calcio che producono i calciatori e appena arriva un agente chiede soldi esagerati. Io su questo non sono d’accordo, il calcio italiano deve disciplinare un albo di procuratori e deve disciplinare i compensi. Infortuni di quest’anno al Napoli? Al momento non vedo e non sento niente, ma per far rendere al massimo il Napoli serve sfruttare al massimo la preparazione perché quest’anno forse anche per il covid i risultati sono stati scadenti”.