Un gol e una traversa. La seconda volta di Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo con la maglia dell’Under 19 all’Europeo non si scorda mai. Sì, perché dopo la bella prestazione nella vittoria all’esordio contro la Romania, è arrivata quella decisiva con il gol nella sfida contro la Slovacchia. Grazie alla rete realizzata dall’attaccante delle giovanili del Napoli, infatti, la Nazionale del ct Carmine Nunziata ha staccato il doppio pass: semifinale dell’Europeo Under 19 e accesso al Mondiale Under 20 dell’anno prossimo in Indonesia.
Ma andiamo con ordine: Ambrosino, si è ripreso dalla gioia per il gol decisivo? «Insomma. Già indossare la maglia della Nazionale è un onore non da poco, poi segnare anche è il coronamento di tutti i sogni che facevo da bambino».
In questa Nazionale ci sarebbe dovuto essere anche Willy Gnonto che però ha già fatto esordio e gol nell’Italia dei grandi. Si sente pronto anche lei per il grande salto? «Perché no. Tutti noi siamo pronti. Il nostro obiettivo è proprio quello di arrivare a indossare la maglia della Nazionale maggiore e rappresentare l’Italia nel Mondo. Sono il primo a voler dare il mio contributo alla Nazionale».
A proposito di Gnonto: vi siete sentiti prima dell’Europeo? «Ci ha fatto gli auguri per l’avventura e ci ha detto che farà il tifo per noi. D’altra parte anche io sono stato il suo primo tifoso quando è stato convocato da Mancini. È un ragazzo eccezionale e merita tutto questo».
Per arrivare in Nazionale maggiore quanto le può essere utile la gavetta nel Napoli? «Tantissimo. Perché il Napoli è una grande squadra in lotta per le prime posizioni. Allenarmi con i più grandi è una palestra: non smetto mai di imparare».
Da chi è che prova a rubare sempre qualcosa? «Mertens è stato per me un grande punto di riferimento e fonte di ispirazione. Anche se da bambino il mio idolo era Ibra».
Dove si vede in campo?«Ovviamente in attacco, la posizione importa poco. In coppia con Osimhen potremmo trovarci alla grande».
Quanto di questo suo successo deve e Spalletti? «Mi ha fatto sentire importante fin dal primo minuto e mi ha dato la giusta carica per continuare a fare meglio».
In Italia si rischia di dare poco spazio ai giovani: come mai? «A me importa solo farmi trovare pronto».
Quindi non prende in considerazione l’idea di andare a giocare all’estero come Gnonto? «Il mio futuro si vedrà solo dopo l’Europeo».
Ieri i suoi coetanei hanno sostenuto la prima prova dell’esame di maturità: e lei? «Per ora il nostro esame è qui con la maglia azzurra ma in questi giorni ci stiamo dedicando anche allo studio. Nel pomeriggio ritagliamo un po’ di tempo per le ripetizioni e ci diamo tutti una mano. Io studio ragioneria e il 6 luglio ci aspettano i professori».
Domani, invece, vi aspetta la Francia alla Dac Arena Dunajskà Streda alle 17.30. «Vogliamo chiudere il girone a punteggio pieno».
Fonte: B. Majorano (Il Mattino)