ESCLUSIVA – A. Bolide (Att. comico): “Il Napoli? Prima siamo delusi, poi torniamo a tuffarci in un altro campionato”

Da un paio di settimane è terminata Made in Sud, tra risate e spensieratezza, per merito dei comici e dei tre conduttori (Clementino, Maurizio Casagrande e Lorella Boccia). Tra i vari personaggi, anche Alessandro Bolide che ilnapolionline.com ha intervistato tra bilanci personali e sul momento del Napoli.

Un aggettivo per definire i tre conduttori di Made in Sud: Clementino, Maurizio Casagrande e Lorella Boccia. “Aggettivi per i tre conduttori? Clementino direi instancabile, Maurizio Casagrande compagno di viaggio. Infine Lorella Boccia ci vorrebbero più aggettivi, direi semplice, brava e grande professionista”.

Dei monologhi fatti quest’anno a Made in Sud, qual è quello che sei più legato? “Un monologo al quale sono più affezionato direi quello degli attacchi cibernetici. Dissi che ormai non siamo più sicuri sul web, perché ci possono rubare di tutto. Dal profilo alla password, tutta una serie di cose, però al tempo stesso siamo il più delle volte in rete e dipendenti dai social. Se ben ti ricordi in un monologo feci riferimenti a Penelope e Ulisse, dove dissi che lei lo aspettava per 20 anni. Queste storie d’amore sono storiche, in questo caso è l’Odissea e ai giorni nostri è utopia. Oggi si consumano in 24 ore, compreso Instagram, non sono vere, ma più di 3 mila filtri. Io faccio una battuta, mia moglie ha un grande profilo su Instagram, ma i filtri li ha comprati a Medjugorie. Ovviamente scherzo su mia moglie, ma al tempo stesso lei è un’eccezione visto che non è legata al mondo dei social, lei è così anche nella vita naturale, non so se è positivo, ma è così”.

Un bilancio di questa stagione in radio che conduci assieme a Fabio Still? “La trasmissione continua. Sono quasi tre anni che la conduco assieme a Fabio Still, dalle ore 7,00 alle 9,00 su Radio Ibiza. Per fortuna abbiamo sempre più fan che ci seguono, più ibizers direi e naturalmente siamo contenti. Il tutto dobbiamo ringraziare il grande Marcello Niespolo, nostro editore che ci dà e ancora dà credito a due pazzi come noi”.

Il campionato di serie A è terminato da un mese. Come tifoso del Napoli sei tra quelli contenti del posto Champions acquisito, oppure rammaricato per il mancato scudetto? “Sul Napoli ti dico la verità. Sono quegli amori che non puoi abbandonare e sai che devi soffrire. Sono anni che amiamo la nostra squadra, ma alla fine ci fa soffrire. Ogni volta diciamo sempre basta, è finita. Restiamo delusi perché sogniamo lo scudetto e poi alla fine ci rimaniamo male. L’anno dopo siamo pronti a rituffarci in un altro campionato. E’ una malattia, anzi una patologia. Questo termine viene da mio padre (pat), ovvero lui che mi portò allo stadio da piccolo”.

Del Napoli attuale, quale calciatore coinvolgerebbe Alessandoro Bolide in uno dei suoi monologhi? “Sicuramente Dries Mertens, sperando ovviamente che il belga resti in maglia azzurra, per fare qualche sketch insieme. Oppure rivederci per qualche festa con il resto della squadra, oppure in ritiro a Dimaro-Folgarida. Il tutto tra scherzi e un ambiente giovanile che per fortuna non mancano mai, compreso con mister Spalletti. Lui è un toscanaccio d.o.c.”

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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