Lunedì pomeriggio, presso lo stadio “Chiovato” di Bacoli, si è svolto il triangolare per ricordare lo storico dirigente Fulvio Gais e i 10 anni della storica promozione del Napoli Carpisa Yamamay. Ilnapolionline.com era presente all’evento ed ha intervistato in esclusiva tra le altre la centrocampista del Cortefranca ed ex calciatrice azzurra Silvia Vivirito.
Dieci anni ci fu la storica promozione in serie A del Napoli Carpisa Yamamay. Quali ricordi di quella stagione e della città partenopea? “Della città di Napoli ho ricordi davvero bellissimi. Sul campo del “Chiovato” di Bacoli conquistammo la promozione in serie A e per noi fu un anno davvero magico, per me e la squadra fu un qualcosa di assolutamente irripetibile. Essere tornata qui e rivederle di nuovo, dopo quella stagione è stato davvero incredibile”.
Lunedì scorso si è anche ricordato lo storico dirigente del Napoli femminile Fulvio Gais scomparso un paio di anni fa. C’è un aneddoto che la Vivirito ricorda di lui in maniera particolare? “Come aneddoto, ti posso dire che Fulvio Gais mi chiamava “Coucha”, lo stesso soprannome del centrocampista dell’Inter Estebian Cambiasso. Anzi me lo urlava spesso quando io ero sul rettangolo di gioco, senza dimenticare che è stato davvero un grande dirigente. Era molto appassionato di sport ed è un peccato che non ci sia più, perché fanno il bene di qualsiasi disciplina”.
Infine quali sono le tue aspettative per il futuro e come giudichi la stagione del Cortefranca? “Credo che la stagione della nostra compagine sia stata davvero molto positiva. Come hai detto tu ce la siamo giocata al meglio fino a che abbiamo potuto, bellissimo il gruppo ed una mister davvero molto brava a mio avviso. Sul mio futuro, io mi trovo molto bene al Cortefranca, adesso vediamo cosa succederà”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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