Ieri pomeriggio allo stadio Chiovato di Bacoli, si è giocato il triangolare, per ricordare il dirigente del settore giovanile del Napoli femminile Fulvio Gais. Senza dimenticare i dieci anni dalla storica promozione del club azzurro in serie A. Di questo e non solo ilnapolionline.com ha intervistato lo speaker dello stadio “Maradona” Daniele “Decibel” Bellini.
Dieci anni fa eri a Bacoli ad assistere alla promozione del Napoli Carpisa Yamamay in serie A. Ci racconteresti le tue sensazioni di quei momenti? “Oggi si parla e anche tanto di calcio femminile, ma all’epoca non c’era tutto questo clamore mediatico. Come hai detto tu, noi dieci anni fa eravamo qui a Bacoli a commentare le loro gesta e la cavalcata trionfale verso la serie A. Ricordo all’epoca la soddisfazione di Italo Palmieri e della gioia dei tifosi. Tutto quel clima di grande euforia e di festa, non lo potrò mai dimenticare e che tutt’oggi mi resterà impressa nella mente”.
Tra meno di un mese il calcio femminile passerà al professionismo. Cosa ti aspetti in maniera particolare da spettatore esterno? “Sono ovviamente contento di questo passaggio, soprattutto per le ragazze che fanno tanti sacrifici. Loro, non ci dimentichiamo, stanno spesso lontano dalle rispettive famiglie ed è giusto che finalmente vengono riconosciuti i loro diritti. Il calcio è uno sport meraviglioso ed è chiaro che le giocatrici abbiano finalmente le loro soddisfazioni e diventare quindi delle professioniste”.
Infine ti volevo chiedere sulla domenica di Napoli-Genoa, ovvero l’ultima casalinga di Lorenzo Insigne. Tu che eri presente in campo, com’è hai visto l’ormai ex capitano azzurro prima, durante e dopo la gara? “Devo dire la verità, non l’ho considerato un addio quello di Lorenzo, magari un arrivederci. Il capitano l’ho visto davvero commosso e al tempo stesso emozionato di quella indimenticabile domenica. Io dal punto di vista personale, sono contento di essere stato presente all’evento e di aver commentato il suo ultimo gol in maglia azzurra. Tutta la squadra lo ha salutato alla grande ed è stata una giornata di festa davvero irripetibile”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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