Il calciomercato inizierà a Luglio, ma stanno già iniziando i club a muoversi per accontentare gli allenatori. Tra questi ci sono anche il Napoli e la Juventus che vorranno rispondere alla stagione delle milanesi. Di questo ma anche del calcio femminile, ilnapolionline.com ha intervistato il giornalista di 7 Gold Valerio Pavesi.
Tu che segui la Juventus da sempre, come ti spieghi il rendimento della squadra questa stagione? “Da quando è andato via Marotta come dirigente, la Juventus sul mercato non ha ripetuto gli stessi acquisti, fatto dall’attuale componente dell’Inter. Nelle ultime stagioni sono arrivati calciatori secondo me non all’altezza come Arthur, Zacaria che non hanno risposto positivo all’appello in maniera positiva. Anche la scelta di Allegri, visto il momento attuale, non ha portato ai tanti attesi miglioramenti. Infine vorrei sottolineare anche la questione di Cristiano Ronaldo, è stato ceduto e non è stato adeguatamente sostituito fino a Gennaio. Poi è arrivato Vlahovic e nonostante le sue qualità, non ha potuto ancora dimostrarle per via della mancanza di gioco. Tutti questi fattori hanno fatto sì che la Juventus non potesse andare oltre il quarto posto”.
Il mercato estivo della Juventus sembra ad un passo dalla Juventus. Cosa ne pensi e sulle ultime voci su Di Maria e Berardi. “Se davvero dovesse arrivare Pogba, sarei ovviamente contento, perché riporterebbe quella qualità che tanto manca alla Juventus in mezzo al campo. Questo gioverebbe a noi tifosi e alla società stessa. In Premier League non ha reso al meglio, per questioni tattiche, ma anche per alcuni acciacchi fisici che hanno inciso come rendimento allo United. Berardi? Sicuramente è un giocatore di valore e sarebbe l’ideale per la Juventus, ma come tu ben sai la bottega del Sassuolo è molto cara. Se si dovesse complicare per via del prezzo si andrà su elementi di prospettiva che possono portare a risultati, ma anche a dei eventuali rischi. Su Di Maria infine sta andando troppo per le lunghe, visto che oltre ai bianconeri ci sono altre squadre su “El Fideo”. C’è da dire che lui vorrebbe giocare ancora qualche anno in Europa per poi tornare in Argentina. Io mi auguro che si possa portare da noi Di Maria, altrimenti sarebbe un peccato, visto le qualità che ancora oggi sta dimostrando”.
In queste ore il Napoli sembra essere ad un passo da Federico Bernardeschi. Secondo te perché il calciatore di Carrara non si è integrato in maglia bianconera? “Bernardeschi per il Napoli sarebbe un profilo interessante, anche dal punto di vista tattico. Le sue qualità non si discutono, lo ha dimostrato in passato, quello che gli manca è certamente la continuità. Alla Juventus si ricorda solo una grande prestazione contro l’Atletico Madrid in Champions, poi spesso non all’altezza del suo valore. In maglia azzurra potrebbe ritrovarsi e sarebbe adatto al gioco di Spalletti, ovviamente se torna ai suoi livelli potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto per il club di De Laurentiis”.
In questi quasi 2 anni a 7 Gold, come giudichi la tua esperienza e se ti sei integrato con tutti i giornalisti presenti in studio? “Non ti nascondo che è un’esperienza che mi sta dando davvero tanto. Si è creata un’alchimia con tutti i giornalisti presenti in studio che mi stanno dando davvero tanto, come esperienza e crescita personale. Ovviamente questo mi sta dando la possibilità di avere la giusta visibilità ed ho ricevuto diverso complimenti, compreso i social. Sono quasi due anni che mi stanno dando tanto, dalla gavetta fino a livello nazionale, davvero una bella esperienza e mi auguro di andare avanti su questa strada”.
Infine noi seguiamo il calcio femminile. Davvero una grande stagione della Juventus Women protagonista della vittoria del triplete e di un’ottima Champions disputata. “Sono contento, ma in generale della crescita del calcio femminile. Fino a tre anni fa non si investiva in maniera netta sul movimento, ma poi c’è stata la svolta. Non parlo solo della Juventus Women, ma anche degli altri club che stanno investendo tanto. Se parliamo delle bianconere, si è creato attorno una sorta di piccolo impero, dove in poco tempo si sono ottenuti successi importanti e i frutti si vedono”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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