Giordano del CorrSport nel suo editoriale:
“L ’ ha detto Adl e, almeno fino a prova contraria, la promessa o il desiderio o semmai il sogno non può essere derubricato a slogan squisitamente estivo, una frase ad effetto da lasciare galleggiare sulle onde emozionali di un’estate favolistica. «Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli e proveremo a vincerlo tutti assieme». E’ proprio vero, domani è un altro giorno, e quindi pure ieri. E da lunedì 30 maggio a stamani altre varie cose sono accadute, che hanno provveduto un po’ ad avvelenare i pozzi finendo per far scivolare nel labirinto della memoria gli investimenti per Kvaratskhelia, per Olivera e per Anguissa, una cinquantina di milioni di euro che pure hanno un senso, eh sì. Ma Napoli, al netto delle nostalgie, si è rimessa a vibrare di paura e annusa il pericolo che stia per evaporare un tempo. E mentre Dries Mertens viene ingloriosamente graffiato da vaghi e offensivi sospetti che sorvolano sulla sua personalissima storia, Kalidou Koulibaly spruzza comprensibilmente un pizzico di ansia su una città emotiva e preoccupata. Tra la penombra di questo mercato che può rappresentare la frontiera tra un’epoca e l’altra, s’è adagiato anche Ospina, un altro «pilastro» che vacilla e che dunque rischia di strappare dal progetto di Spalletti, poverino lui; né si può far finta d’ignorare che dinnanzi ad un’offerta indecente, legittimamente da accogliere, pure Osimhen finirebbe per diventare un’ossessione popolare. Dinnanzi a scenari non necessariamente fantasiosi, sfila via anche la natura