È stata una rivoluzione. Calma, silenziosa, oculata, come vogliamo. Ma rivoluzione. Dries Mertens sembra lontano dal Napoli come non lo era mai stato negli ultimi anni, le richieste delle ultime ore del belga sembrano aver creato una frattura profonda, più che visibile, con il club di Aurelio De Laurentiis, che nell’ottica del rifacimento del roster non vuole concedere a Dries un ingaggio più alto di 1,5 milioni di euro all’anno, anche se si tratta del goleador storico del club e di uno dei punti di riferimento dello spogliatoio da anni ormai Ed è proprio questo quello che cambierà, la pelle di un Napoli che dal 2018 ad oggi non ha solo cambiato quattro allenatori in cinque stagioni ma ha anche trasformato i pezzi di un puzzle azzurro che non c’è più. Con la partenza di Dries Mertens, infatti, andrebbe via l’ultimo pezzo di quell’attacco che aveva fatto sognare con la gestione di Maurizio Sarri, nell’anno dei 91 punti in classifica e dello scudetto sfiorato nel 2018. Nella rosa data a Spalletti il prossimo anno, sarebbero solo tre i “superstiti” di quel ciclo che sembra lontano ma è dietro l’angolo del passato: Piotr Zielinski, Mario Rui e ovviamente Kalidou Koulibaly. Se si esclude il terzino portoghese – che il prossimo anno se la dovrà vedere dal suo lato con il neo azzurro Mathias Olivera – anche Zielinski (una riserva con Sarri) e Koulibaly potrebbero essere in bilico quest’estate. Il centrocampista polacco non ha entusiasmato nella seconda parte di stagione e con l’offerta giusta il Napoli non si strapperebbe i capelli per una sua partenza. Il capitolo Koulibaly, invece, è tutto da scrivere: il difensore azzurro ha il contratto in scadenza tra un anno e una proposta di rinnovo azzurra che non fa impazzire. Con il Barcellona che guarda alla finestra. Fonte: Il Mattino