Il suo gioco preferito, da bambino, era nascondino. Ancora oggi sfugge dai radar dei difensori per avviarsi in porta. Tra idoli fanciulli e sogni nel cassetto, Victor Osimhen ha parlato a NFF TV, il canale ufficiale della sua Nazionale.
Si racconta: «Drogba era il mio idolo, con la Nigeria spero di fare il percorso di Kanu, Okocha o Martins».
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Osimhen ricorda che a Napoli il suo soprannome è Osi, da piccolo il suo vecchio padrone di casa lo chiamava Odossi. Le critiche sono per lui uno stimolo: «Mi piace silenziarle, ci sono stati momenti negativi dei quali eviterei di parlare. I calciatori sono esseri umani e la gente deve capirlo. Sui social ci incoraggiano ma ci demoralizzano anche. Ma uno più cerca di buttarmi giù e più rende forte la mia passione. Sono sempre pronto a dimostrare che si sbagliano».
Col Chelsea, in Champions, stagione 2018-19, il suo gol più importante: «Ci tengo tanto. I miei amici tifosi del Chelsea prima della gara mi scrissero, volevano solo segnassi per realizzare il mio sogno». Un anno dopo è arrivato il Napoli.
Fonte: CdS