Non si placa la bufera su Gattuso. In attesa che il Valencia annunci ufficialmente l’arrivo del tecnico italiano (dopo aver esonerato con una telefonata José Bordalás che aveva ancora un anno di contratto), è scattata una campagna che, aizzata dall’ex n.2 del club della Liga spagnola Miguel Zoro, ha messo nel mirino tutta la gestione e in particolare l’azionista di maggioranza, Peter Lim. È proprio l’imprenditore di Singapore a volere Gattuso alla guida del Valencia, ma parte dei tifosi ha fatto scattare la contestazione. E così per ‘Ringhiò si ripropone il copione già visto al Tottenham, dove i supporter, facendo leva su alcune frasi dette in passato da Gattuso in particolare contro le donne nel calcio e altre giudicate «omofobe» e «razziste» dalla tifoserie londinese, avevano di fatto impedito l’arrivo in Premier dell’ex campione del mondo A difendere l’allenatore ci ha pensato Bakayoko. Il centrocampista del Milan ha infatti scritto sui social: «Questo uomo è razzista? Davvero la gente impazzisce…». Anche alla Fiorentina, all’inizio della scorsa stagione, l’avventura di Gattuso era finita ancora prima di cominciare. Ora che il Valencia ha scelto si presenta la fronda che dice no al tecnico italiano: ad animare la protesta Zorio, che ha chiesto a tifosi e anche politici di unirsi per fermare l’arrivo del nuovo allenatore. Zorio – portavoce della piattaforma «Marea Valencianista» – in una nota ha detto esplicitamente di aver avviato una campagna contro «xenofobia, omofobia e il machismo di Gattuso», ricordando lo stop arrivato l’anno scorso dalla dirigenza del Tottenham sempre legato alle frasi pronunciate dall’ex azzurro.
Le frasi incriminate di Gattuso
I riferimenti sono ad alcune dichiarazioni del 2013, quando Barbara Berlusconi entrò nella dirigenza del Milan: «Non riesco proprio a vedere le donne nel calcio. Non mi piace dirlo, ma è così» aveva affermato Gattuso. Poi quelle del 2008, quando giocava nei Rangers: «Il matrimonio dovrebbe essere tra un uomo e una donna e il matrimonio omosessuale è molto strano per me. Ma ognuno fa quello che vuole». Zorio non si è fatto scrupoli, e nel suo proclama ha fatto esplicito riferimento anche ai problemi di salute di Gattuso, E parte dei tifosi ha raccolto l’appello tanto che sulla rete corre la contestazione con l’hastag #noagattuso (già era in voga quello contro la dirigenza #Limgohome). Attaccato anche Jorge Mendes, procuratore di “Ringhio” («vince sempre lui» scrivono). Gattuso si trovava un paio di giorni fa a Singapore proprio per incontrare Lim e chiudere l’accordo. Fonte: Mattino.it