Spalletti per concludere: “Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, lo devo ai miei calciatori. Abbiamo fatto quello che dovevamo anche nella capacità di rimanere delusi quand’è svanito il sogno Scudetto. Anche lì l’abbiamo riconosciuto, siamo stati squadra, abbiamo percepito la delusione e questo può darci molto. Poi si prende la classifica e la si guarda bene, forse la dimentichiamo. Occasione perduta? “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare anche in questa delusione. Dire che è un’occasione perduta è limitante”.
Viene chiesto a Spalletti sulla competitività della rosa, mentre il tecnico risponde che lui è sempre in contatto con Giuntoli, interrompe il presidente: “Il 22 maggio è finito il campionato, il 27 maggio, cinque giorni dopo, noi avevamo chiuso il sostituto di Insigne, il sostituto di Ghoulam. Abbiamo riscattato Anguissa e prolungato Juan Jesus. Quindi abbiamo fatto quattro operazioni in cinque giorni. Cosa vuol dire? Che stiamo dormendo? Qui non pettiniamo le bambole, come diceva Ancelotti. Ma porta sfortuna e quindi non diciamo nulla”:
Iniziative per i tifosi a Castel di Sangro: “Sicuramente ci saranno iniziative. Allenamenti a porte aperte? Decide il mister. Nel rispetto delle misure anti-Covid faremo tutto quello che si è sempre fatto. Pregherò il mister: in tutte le settimane in cui si giocherà una sola partita e non due partite, durante la stagione, di organizzare un allenamento a porte aperte al Maradona”.
Ospina e Fabian: “Ospina ha il contratto scaduto, l’ho incontrato, gli ho parlato chiaro e lui è partito. Mercoledì scorso l’ho chiamato per avere una risposta, ma è in nazionale. Riguardo a Fabian ho incontrato sia lui che i procuratori, che mi hanno detto che mi faranno sapere entro 15 giorni. I 15 giorni non sono ancora passati. Nessuno vuol mandare via nessuno, ma nessuno vuol fare follie per i giocatori”.
Il mercato, risponde De Laurentiis: “Qui sono tutti cedibili. Ho trattato personalmente Bernardeschi, ho parlato col suo agente a Montecarlo ed ho parlato anche col mister. Quindi, non è il caso di fare Fantacalcio… Con questo non mi permetterei di dire che Bernardeschi non vada bene, ma neanche il mister. Vedremo. Vecino e Cavani? Mai avuto contatti.”
Tema caldo, i rinnovi: “Il Napoli dal 1926 fino al primo scudetto non avete vinto nulla, in 60 anni. Allora non potete rimproverare a me di non voler vincere lo Scudetto. De Laurentiis vuole vincere lo Scudetto, ma ci sono delle regole. Riguardo ai due calciatori che lei ha nominato (Koulibaly e Mertens, ndr) sono due calciatori che rispetto, a cui voglio molto bene, ma dipenderà solo da loro vedere se la vile moneta è l’unica cosa che li può appagare o se vivere a Napoli, vivere una situazione anche filosoficamente diversa, lo possano considerare un privilegio. Altrimenti è un problema che non mi riguarda più”.
Aurelio De Laurentiis ricorda: “Noi siamo l’unica squadra italiana che sta da tredici anni in Europa, quest’ anno abbiamo un vantaggio nello svantaggio. Il dover interrompere il campionato che è una grande cavolata fatta da Blatter e compagnia bella, sarà un vantaggio perché potremo prepararci a un mercato di gennaio, in modo da verificare come sono state le scelte fatte fino a quel momento. Io non sono uno da mercato di riparazione, ma in passato ho dovuto cedere e sono dovuto intervenire anche a gennaio. Quest’interruzione è fastidiosa, ma ci permetterà di fare ragionamenti importanti”.
Adesso è il turno di mister Spalletti, a cui vengono risvolte delle domande dalla stampa presente: “E’ importante avere amichevoli, di livello ancor meglio, così da avere una squadra mentalmente preparata. Giocare contro squadre che danno stimoli in più, aiuta. In passato decisi di non allenare quando c’erano viaggi. Il calcio è cambiato, occorre navigare a vista. Non è che si possa, come una volta, mettere a posto la rosa. Ci sono vari momenti e in quei vari momenti per forza si inserisce il mercato e devi essere pronto a fare dei cambiamenti. L’importante è mantenere una squadra competitiva, con calciatori forti. Perché sennò la palla, anche col campo buono, non viaggia alla velocità giusta”.
De Laurentiis: “Il Napoli ha 83 milioni di tifosi nel mondo, di cui 15 milioni solo negli Stati Uniti. Allora bisogna invitare persone straniere durante il ritiro, in modo che possano percepire cos’è questo posto dal punto di vista ambientale, del cibo, dello sport. Dovete sfruttare la forza del Napoli, i followers del Napoli, per far scoprire il vostro territorio. Pochi sanno, ad esempio, che le strutture di Roccaraso sono ferme lì dagli anni Settanta. Ma a me risulta che Roccaraso è considerata tra le dieci stazioni più importanti d’Europa per quello che può offrire, ma la gente non lo sa.”
Ancora il Sindaco: “L’ impiantistica sarà di livello, il nostro stadio andrà in mondovisione ed ospiterà amichevoli di livello. Abbiamo già stabilito tutte le location per gli incontri tra stampa e giocatori. Speriamo davvero possa essere un ritiro normale dopo l’emergenza Covid”
Angelo Caruso, Sindaco di Castel di Sangro: “E’ una nuova esperienza che ci auguriamo sia quella auspicata già dal primo ritiro. E’ bello avere un club blasonato come il Napoli di mister Spalletti. Talvolta ci viene contestato di non essere presenti nel panorama delle località turistiche, ma è un concetto che va oltre. Noi abbiamo chiarito e stabilito che i ritiri si possono fare non solo sulle Alpi ma anche sugli Appennini e in Abruzzo. Per questo devo ringraziare De Laurentiis e il presidente Marsilio”.
Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo: “Vogliamo far conoscere l’Abruzzo, vogliamo unire il calcio Napoli alla nostra promozione turistica, in modo che chi non conosce le nostre bellezze possa scoprirle. Vogliamo dare una mano al Napoli e a mister Spalletti di prepararsi al meglio.”
-Tutti dicono che qui mi abbia portato Gravina, invece lì mi ha portato il sindaco di Roccaraso. Mi sono messo in macchina, sono andato a Castel di Sangro e sono andato a vedere. Sono stato soddisfatto. Poi mi sono visto con il presidente Marsilio e abbiamo fatto tutto subito”
–Non è il caso di stressare giocatori ed allenatori con continui spostamenti. Preferiamo organizzare noi delle partite con squadre europee, ce ne saranno 3-4, preferiamo pagare noi, ospitarle e farle venire”
–Abbiamo un accordo di 12 anni, non facciamo tournèè internazionali, o in Sud America proprio perchè il momento del ritiro è sacro, si costruisce una stagione e questa, vista la presenza del Mondiale. sarà più particolare delle altre.
-“Torneremo a Castel di Sangro per il terzo anno. Il periodo del ritiro è sacro per gettare basi solide per il resto della stagione” è così che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dà il via alla presentazione.
Dopo quello ormai storico in Val di Sole, il Napoli rinnoverà anche l’appuntamento con Castel di Sangro. Stamattina sarà presentata questa seconda fase del ritiro azzurro. Saranno presenti: De Laurentiis, Spalletti, Marco Marsilio (Presidente Regione Abruzzo), Angelo Caruso (Sindaco Castel di Sangro). Il ritiro si terrà dal 23 luglio al 6 di agosto.