Taglialatela sul dualismo in porta: “Basta equivoci, è il momento di scegliere”

La solitudine dei numeri uno è un cardine, perchè a volte, lì, la compagnia genera caos e bisogna mettere ordine. «Batman» Taglialatela, dall’ alto delle sue 177 partite in campionato, prova a farlo. Conosce le insidie del mestiere e le ha domate.
Taglialatela come si regolerebbe? «È il momento di uscire dagli equivoci. Il Napoli ha due grandi esponenti del ruolo, diversi nella loro natura. Uno ha una personalità silenziosa che incide; l’altro ha un talento che per me resta tale».
Un dualismo che ha rappresentato un pregiudizio per Meret. «Ma la colpa non è di nessuno. È andata così, perché Ospina ha carattere e padronanza delle situazioni e quando gli è toccato giocare, s’è preso il posto. Mi pare che tra loro ci sia un rapporto meraviglioso e ciò testimonia la limpidezza della sfida. Però adesso si proceda con la scelta».
Non semplice. «Ma indispensabile. Se Spalletti dice che Ospina va confermato, questo può essere un indizio ma anche un indirizzo: vuol dire, in sintesi, che la sua considerazione nei confronti del colombiano rappresenta quasi una investitura. E Meret certe domande se le farà».
A 25 anni, non si può poltrire in panchina. «Io in Meret credo sempre, penso che possa ancora imporsi come tra i più bravi in Italia, nonostante sia gracile e sembra – almeno dall’esterno – non ami le pressione. Fossi nel club, però, gli rinnoverei il contratto e poi gli concederei un anno di prestito o anche due. La condizione, ovviamente, è che intanto resti Ospina. Se invece Ospina andasse via, al fianco di Meret ci vorrebbe una figura rassicurante, saggia, che offra garanzia ma che non ne mini le certezze del ragazzo».
Sirigu è stato individuato come l’eventuale partner, sia del sudamericano che del friulano. «Ci sta tutto. Porta con sé la sua esperienza, la sua serietà, anche il suo spessore, emerso con l’Europeo. E nel caso in cui Meret fosse il titolare, avendo loro due avuto rapporti in Nazionale, il contesto diventerebbe interessante e rassicurante».
Antonio Giordano, CdS
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