A “Si Gonfia La Rete”, Pantaleo Corvino, responsabile area tecnica Lecce:
“Per costruire tesori bisogna andare a toccare le cose con mano. Bisogna anche sbagliare, solo chi non fa non sbaglia. Bernardeschi è un ragazzo che ho cresciuto da quando aveva 13 anni. Si è poi formato nella Fiorentina, diventando un protagonista. Le sue capacità sono già riconosciute sotto tutti i punti di vista. Nel modello Napoli è un calciatore che può collocarsi o nella corsia esterna nel 4-2-3-1 oppure come trequartista, ha un grande tiro e fantasia. È un ragazzo che ha tante motivazioni, nel fare bene dopo la Juventus. Ho un mio pensiero su Bernardeschi: quando hai un tecnico, dove l’aspetto caratteriale non emerge, a vantaggio di altre qualità, come la tecnica e la tattica, può sembrare che lo sforzo maggiore non venga fatto sotto l’aspetto psicologico. Spalletti è un tecnico che fa calcio in un certo modo e Bernardeschi andrebbe a collocarsi in una soluzione tattica che ne esalti le qualità. La famosa “cazzimma” viene trasmessa dai tecnici e Spalletti tende ad un’impronta più tecnica e tattica. Quando il Napoli lottava per lo scudetto aveva lo stesso carattere di sempre, invece quelle sconfitte sono figlie di difficoltà fisica”.