Davide Ancelotti nella panchina del Real Madrid è il vice di Carlo, così come lo era stato nella sua esperienza al Napoli. Questi alcuni passaggi della sua intervista al Corriere della Sera.
Ma a lei pesa essere considerato un raccomandato?
“Sono consapevole che ci siano questi pregiudizi, e sì, penso sempre di dover dimostrare qualcosa. Ma per me è benzina: mi fa stare motivato e non la voglio perdere. Però per il posto di vice non si fanno casting, ogni allenatore sceglie un uomo di fiducia”.
Qual è la squadra che glielo ha fatto pesare di più?
“L’unica italiana dove ho lavorato: il Napoli. Ma credo sia legato al fatto che in Italia la parentela fa più rumore”.
Chi è l’allenatore più bravo di sempre?
“Il mio è un giudizio di parte. Ma quello che ha fatto mio padre è quasi impossibile”.
Vuole somigliargli?
“Da lui ho imparato che vengono prima i giocatori: bisogna partire da loro. Però voglio avere la mia identità”.
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Fonte: CorriereDellaSera