La forza è con lui: il Napoli ha acquistato un colosso di 24 anni, 185 centimetri, un’ottantina di chili di muscoli e quintali di garra. La proverbiale anima irriducibile che gli uruguaiani spiegano con fierezza di aver ereditato dagli indigeni Charrua e che ragionando in lingua napoletana potrebbe in qualche modo ritenersi parente dell’altrettanto proverbiale (e ormai sdoganata) cazzimma. Proprio come voleva Spalletti. Bene, ci siamo: Mathias Olivera è il secondo colpo del mercato estivo tinto d’azzurro. Ufficioso come Kvaratskhelia, perché per annunciare ufficialmente gli acquisti bisognerà attendere il 1° luglio, ma ormai archiviato con tutti i crismi: ieri, dopo essere atterrato a Roma alle 10 direttamente da Madrid, Mathias ha raggiunto Villa Stuart per le visite mediche e dopo la trafila dei test e delle analisi ha varcato la soglia della clinica alzando il pollice. Tutto okay e tutti felici: è realtà il terzino sinistro tanto desiderato, uno degli obiettivi inseguiti da tempo per rinforzare un ruolo che per i vari problemi fisici di Ghoulam ha trasformato Mario Rui in un solo uomo al comando. Senza sosta. Curiosità: al Getafe indossava la maglia numero 17, quella di Hamsik. Libera dai tempi di Marek.
Fonte: CdS