20Milano e Roma, poi Napoli. Sembra una classifica come le altre, ma è quella degli stadi italiani, falcidiati nelle ultime due stagioni da quelle limitazioni covid che almeno fino a marzo scorso ne hanno caratterizzato l’andamento. Il Maradona, però, al termine di questa lunga stagione chiusa domenica scorsa contro lo Spezia, può sorridere e dare appuntamento al prossimo anno con rinnovata fiducia. È stato un bel crescendo quello visto a Fuorigrotta, di pari passo con le speranze scudetto e poi condizionato anche dall’ultimo saluto a Lorenzo Insigne: per dire addio al capitano azzurro, infatti, il Maradona è arrivato a sfiorare la capienza massima come non accadeva da anni per scelta dei tifosi e tutte le vicissitudini vissute. Quasi 54mila i napoletani corsi a vedere Napoli-Genoa, più di quanto era accaduto con fiorentina e roma, le gare clou della stagione, circa 550mila quelli arrivati in totale a Fuorigrotta dall’inizio della stagione a oggi, con una media di poco inferiore ai 30mila tifosi per gara. Meglio dello stadio napoletano hanno fatto solo San Siro e l’Olimpico. La corsa scudetto delle due milanesi e il rinnovato entusiasmo hanno aiutato lo stadio di Milano, che tra le due formazioni ha accolto in questa stagione poco meno di 2 milioni di persone: l’Inter ha ancora una gara a disposizione per eguagliare i dati dei rossoneri, perché ancora una volta contro la Sampdoria domenica ci sarà il sold out. Diverso, invece, quanto accaduto a Roma: l’effetto Mourinho ha inciso sulle presenze all’Olimpico con circa 41mila spettatori di media per gara. Ma a fare la differenza anche la quota abbonati: il club giallorosso, infatti, è stato l’unico in Serie A a vendere abbonamenti ai tifosi a inizio stagione. Fonte: mattino.it