Quando era arrivato a Napoli, la dote principale di Victor Osimhen era la velocità. E anche l’atletismo. Ma non era accreditato per quanto riguarda i gol di testa. Non era il suo pezzo forte. Sino all’anno scorso. Perché quest’anno ha messo tutti in fila, grazie all’ultimo gol, su assist di Di Lorenzo, contro il Genoa. Sette le reti realizzate grazie al suo stacco imperioso, grazie al quale lascia una spanna più giù i difensori, così come spesso li lascia un metro dietro con il suo scatto: tra le vittime anche Torino, Sassuolo, Udinese, Verona, Cagliari e Venezia. Più il gol in Europa League nella rimonta con il Leicester. Victor, maschera o non maschera, con il suo caschetto biondo oro ha messo in fila avversari più accreditati. Dietro di lui c’è Immobile, a quota 6, quindi Vlahovic e Destro a 5, Beto, Lautaro Martinez, Dzeko, Arnautovic e Djuric a 4. Un passo avanti deciso quello del nigeriano, che lo scorso campionato soltanto una volta aveva trovato l’incornata vincente. Ha fatto anche meglio di Cavani che concluse il 2021/13 con sei gol di testa. L’elevazione è il segreto del numero nove azzurro: in occasione del gol a Leicester, per fare un esempio, è stato calcolato che è salito a un’altezza di 2,52 metri per superare Schmeichel. Un particolare, come ha confessato lui stesso, sul quale ha lavorato tantissimo quest’anno con lo staff di Spalletti. A 24 anni non ancora compiuti Victor sta crescendo gradualmente, migliorando tutte le voci statistiche. L’unico, grande difetto, è quello sinora di non aver segnato alle big in questi due anni. Probabilmente un caso, anche perché comunque è stato quasi sempre determinante, per esempio contro l’Inter in casa, guadandosi il rigore del momentaneo vantaggio. Comunque visto i suoi progressi sarà una voce negativa che cancellerà l’anno prossimo. Fonte: mattino.it