AS, parla Benitez. L’ex allenatore del Napoli ha concesso al giornale una lunghissima intervista. Parla della sua “ossessione” per lo studio del calcio, della costruzione dal basso, dell’ influenza social, dei suoi inizi con un Commodore 64, e del fatto che non sempre “giovane è meglio”, in Spagna ha vinto Ancelotti. Questo un estratto in cui menziona anche l’esperienza a Napoli:
Il problema con il calcio è la copertura mediatica, e gli ex giocatori hanno una maggiore presenza nella mente dei tifosi. E questo dà loro un vantaggio. Ma quel vantaggio dura tre mesi. Allora devi dimostrare di essere più di un nome. Non si tratta di essere giovani o famosi. Ma è un trend che circola da anni e che ora i social stanno promuovendo: è giovane, ex giocatore, è bravo. Ma non è sempre così”.