A 1 Football Club, programma radiofonico condotto in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Donati, opinionista di Dazn ed ex calciatore del Milan. Molte le domande poste, dalla finale di Europa League di stasera, al giudizio sulla stagione delle tre (ormai due) pretendenti al titolo di campione d’Italia: “In finale di Europa League arrivano due squadre inaspettate. Fa bene al calcio scozzese più che tedesco che spesso vede squadre che arrivano alla fine. I Rangers hanno fatto bene in questa stagione, hanno perso il campionato solo una settimana fa ma in campo europeo hanno fatto bene. L’Eintracht ha eliminato il Barcellona ma in campionato non è riuscito ad esprimersi al meglio. Si è trovato più a suo agio in Europa, ma è strano che una squadra undicesima sia in finale di Europa League“. Poi, ovviamente, è stata la lotta scudetto al centro del suo intervento: “Il Milan non è la squadra più forte del campionato, ma ha dimostrato di essere la più brava. Se è all’ultima giornata a giocarsi lo Scudetto vuol dire che se lo è meritato. Ha reagito sempre alla grande ai momenti non positivi, si sono messi a testa bassa a lavorare e sono lì meritatamente“. Sarebbe l’inizio di un ciclo vincente? Molto dipenderà dai progetti della società e, soprattutto, un eventuale cambio di proprietà: “Dipende anche dalla proprietà, forse la cambiano e quindi se arriva una che può investire tanto si può aprire un ciclo. Una base importante è stata creata, se poi ci si aggiunge anche giocatori importanti è normale che si può aprire una cosa importante. Ad oggi si deve pensare alla partita più importante“. Un giudizio, poi, sull’operato di Spalletti e Inzaghi: “Il Napoli ha fatto una grande stagione ma si è persa in 2-3 partite che gli sono costati il giocarsi lo Scudetto fino ad ora. Questi risultati hanno messo in subbuglio l’ambiente, ma prima di essi era stata una stagione più che positiva. La base è importante, ma quest’anno poteva essere quello giusto per puntare allo Scudetto. Dispiacerà ai napoletani, ma la base c’è. Il mancato scudetto non sarebbe un fallimento di Inzaghi: ha vinto due trofei. Sicuramente ha la squadra più forte sulla carta, ma si sa che nel calcio conta il gruppo e come si gestisce. Nella gestione totalitaria dell’annata ha fatto meglio, altrimenti non sarebbe avanti. Ma non si può parlare di fallimento, si è visto bel calcio e partite dominate anche belle da vedere da fuori. Si parla di rinnovo di Inzaghi, mi sembra anche giusto: il risultato finale è importantissimo ma non è tutto, si deve vedere anche come si gestisce la situazione e credo che Inzaghi lo abbia fatto bene“.
Fonte: calcioinpillole.com