Manca ancora una giornata alla fine del campionato e la lotta scudetto e la salvezza, sono ancora temi caldi per la serie A. Nel frattempo si iniziano a fare i primi bilanci, dove il Napoli è arrivato terzo e ieri c’è stata la cerimonia di Insigne al “Maradona”. Di questo ma anche altro ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista a Dario Marcolin.
Ieri pomeriggio eri al “Maradona” per l’Insigne-day e al commento per Napoli-Genoa. Quali le tue sensazioni? “Insigne a Napoli è stata davvero una storia bellissima e la giornata di ieri ne è stata una conferma di quanto la città gli ha voluto molto bene. Lui è stato la storia del club, dove ha portato a casa tre trofei ed ha spesso fatto gol con il suo marchio di fabbrica il tiro a giro. Ero davvero emozionato nel vedere la cerimonia pre e post gara con il Genoa e la prestazione è stata davvero positiva condita con il gol su rigore. Ovviamente mi dispiace che vada via da Napoli, ha fatto una scelta professionale diversa, ma resterà per sempre nel cuore della gente”.
Tu che hai giocato a Napoli, perché secondo te tra la piazza e Insigne, non sempre è stata tutta rose e fiori? “Come ha scritto nella lettera, ci sta che con le persone che ti vogliono bene, si arriva a dei contrasti e che li definisco di troppo amore verso di lui. Ha giocato con la maglia del Napoli 433 partite, regalando gol e giocate meravigliose, perciò sarà sempre per quanto mi riguarda un calciatore che ha dato tanto alla sua gente anni e portato momenti indimenticabili”.
Dopo 26 anni la Cremonese ritorna in A, piazza che conosci molto bene. Te lo aspettavi che ottenesse questo risultato e un parere tecnico su Gianluca Gaetano. “Cremona, come piazza e società, sono un pezzo importante della mia vita e vederla di nuovo in A dopo 26 anni è davvero straordinario. Sono contento per Fabio Pecchia, un mio carissimo amico, dov’è riuscito a conquistare la A e non era semplice. Gaetano? Già dal secondo anno alla Cremonese aveva mostrato progressi, mentre quest’anno è stato un leader tecnico. Per il suo futuro non lo so onestamente se resterà in grigiorosso, oppure far parte della rosa del Napoli. E’ un bel dilemma che i due club, oltre il ragazzo e cercheranno le parti in causa di ponderare al meglio”.
Il Napoli in estate ufficializzerà Kvratskeila. Dai filmati e dalle giocate, che calciatore ti sembra nello scacchiere azzurro? “Quando vedi le giocate su youtube, spesso noti il meglio, perciò non è semplice dare dei giudizi. Ti posso dire che se il buongiorno si vede dal mattino, allora il georgiano promette bene. Lui è il classico esterno sinistro che salta l’uomo e che può infiammare le folle, perciò potrà dire la sua in maglia azzurra”.
La lotta scudetto si deciderà domenica alle ore 18,00 tra il Milan e l’Inter. Un aggettivo per definire Pioli e Simone Inzaghi. “Allora Pioli è il tattico, ha dato al Milan una mentalità importante e caricato la squadra nel momento decisivo della stagione. Su Simone Inzaghi, il tecnico capace di saper vincere i trofei e coinvolto più giocatori in zona gol. I famosi “braccetti” di fascia che spingono e vanno in gol. Come hai detto tu, ad un certo punto c’era anche il Napoli per la lotta scudetto, ma alla lunga non è riuscito a tenere il ritmo delle milanesi. C’è ancora una giornata, ma se dovessero vincere i rossoneri, sarebbe lo scudetto della tenacia e della voglia di non mollare mai”.
Si parla di tanti allenatori, ma Thiago Motta ha fatto un ottimo lavoro da Gennaio in poi con lo Spezia. Cosa ne pensi in merito? “Thiago Motta ha vissuto lo stesso momento anche quando era al Genoa e la sua forza è il gioco. La manovra si basa su questo fondamentale e la squadra ne trae giovamento. La svolta fu a Napoli, dov’era praticamente esonerato, vincendo al “Maradona”, è rimasto sulla panchina dello Spezia. Credo che in Italia non ci sia quella pazienza di dare agli allenatori di poter lavorare e creare un progetto, a differenza dei campionati esteri. Basta vedere il Genoa, ha cambiato 4 allenatori ed è scesa in B, perciò sono contento per Thiago Motta”.
Domenica alle ore 12,30 allo stadio “Picco” si giocherà Spezia-Napoli. Che partita ti aspetti? “Domani sapremo da Dazn dove saremo al commento, ma ti posso dire che potrebbe essere una partita divertente. Al “Picco” potrebbe finire 3-3, oppure 4-3, ovvero due squadre che giocheranno con la testa sgombra e vedremo anche diverse soluzioni tattiche. Essendo anche l’ultima di campionato, ci terranno i vari Osimhen, oppure Mertens, ma penso anche le punte dello Spezia di raggiungere il record di gol, o mettersi in mostra. Insomma una partita che si preannuncia interessante”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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