L’era della deregulation, ultimo misfatto di Blatter prima di capitolare, è finita: stop alle commissioni “multiple” e stop ai mega compensi versati ai familiari dei calciatori, come accaduto in questi giorni per l’affare Haaland (30 milioni al padre) e come potrebbe accadere con (circa 100 milioni chiesti dalla madre). In estate il Consiglio della Fifa varerà il nuovo regolamento che disciplinerà il ruolo degli agenti, nel quadro di una più ampia riforma delle normative sui trasferimenti dei calciatori. Innanzitutto verrà reintrodotto un sistema di licenze obbligatorie per poter svolgere la professione, con l’obbligo di soddisfare requisiti di idoneità. Verranno esclusi quanti siano stati condannati per gravi reati penali o illeciti. E ancora: un tetto alle commissioni (3%) e la limitazione della rappresentanza multipla, per impedire che – come accade oggi – uno stesso agente può rappresentare un calciatore e uno o entrambi i club coinvolti nell’affare, come riporatto dal Corriere dello Sport. I pagamenti agli agenti avverranno attraverso una camera di compensazione Fifa e, per garantire la trasparenza, saranno rese pubbliche tutte le mediazioni: costo del cartellino e commissioni pagate. Sul piano disciplinare, verrà introdotto un nuovo sistema di risoluzione delle controversie in ambito Fifa tra agenti, calciatori, allenatori, associazioni nazionali e club. Infine, su legalfifa.com la federazione internazionale pubblicherà un elenco degli agenti autorizzati e delle rispettive società. Una “manovra” criticata dagli agenti italiani: una cosa è il tetto alle commissioni, questo in sintesi il ragionamento, un’altra è pagare 30 milioni al padre di un calciatore. «Chi non rispetta le regole ed ha accumulato decine di milioni l’ha fatta franca, tutti gli altri avranno il tetto al 3%», commentano dall’Aiacs. Di fatto anche i club che hanno pagato le commissioni spropositate non saranno sanzionati.