De Laurentiis ha spesso ricordato dov’era finito il glorioso Napoli prima del suo arrivo. E ha contrapposto quella fase ai suoi successi sportivi e imprenditoriali, certificati dalla tredicesima consecutiva partecipazione alle coppe europee, conquistata da Spalletti e dagli azzurri con tre giornate di anticipo. In un istituto scolastico di Caserta ha ricordato ancora una volta che la natura del manager deve prevalere su quella del tifoso affinché non si riviva l’incubo del passato, cioè il fallimento. «E con me il Napoli non fallirà mai». È una rassicurazione per i tifosi, ai quali tuttavia non può essere negato il diritto di sognare. L’obiettivo raggiunto quest’anno è un risultato da ritenere soddisfacente perché il ciclo di Spalletti è appena iniziato. Il fallimento di quasi 18 anni fa è un ricordo doloroso e per fortuna lontano. Quel Napoli pagò un prezzo altissimo dopo il secondo scudetto perché iniziarono nel 1993 – a tre anni dal tricolore – le prime pesanti cessioni per iscriversi al campionato. Ma fu sempre un Napoli amatissimo dalla sua gente.
F. De Luca (Il Mattino)