Il campionato di serie B è arrivato allo sprint finale e mai come quest’anno la sfida al vertice tra Brescia e Como Women, terrà tutti con i fiato sospeso. Le ultime tre giornate, saranno altrettante finali e solo chi avrà più lucidità avrà la meglio. Ilnapolionline.com ha intervistato l’attaccante della squadra di de la Fuente Alison Rigaglia
Domenica scorsa importante successo sul campo del Cittadella. Ci parleresti della partita in terra veneta? “Sapevamo che la sfida contro il Cittadella non era semplice, per il valore delle nostre avversarie e per la posta in palio. Per noi sono tutte finali, domenica siamo scese in campo davvero concentrare ed abbiamo ottenuto un successo direi decisivo. Sarà una bella lotta con il Brescia e noi cercheremo di dare il massimo fino alla fine della stagione”.
Dopo la sconfitta di Brescia, ci sono stati i due k.o. interni. Secondo te da cos’è dipeso? “In un campionato ci stanno i momenti dove cali, ma l’importante è restare in scia e dare tutto alla fine. A Brescia, molti hanno parlato dell’episodio del gol delle padroni di casa. Noi potevamo segnare
prima, abbiamo preso il palo e poi loro hanno segnato. Ci sta l’errore, fa parte del gioco. Adesso siamo concentrate per questo finale di stagione, dove dovremo ottenere il massimo e poi alla fine si tireranno le somme”.
Negli ultimi anni la serie B è cresciuta tanto, soprattutto dal punto di vista tecnico-tattico. Cosa ne pensi in merito? “Sono d’accordo con te, c’è stata una crescita davvero importante del campionato di serie B. Mai come negli ultimi, nessuna partita è scontata e anche questa stagione ne è stata una conferma. Si deve sempre scendere in campo, senza mai calare la concentrazione. Questo è senz’altro un aspetto positivo e farà crescere non solo la categoria, ma anche l’intero movimento femminile”.
La scorsa settimana c’è stata l’ufficialità del passaggio al professionismo del calcio femminile in Italia. Cosa ti aspetti da Luglio in poi? “Devo essere sincera, ogni anno se ne parlava, poi quando ho letto dell’ufficialità, all’inizio non ci credevo. Per noi calciatrici è un passaggio importante, sono premiati i nostri sforzi e i tanti sacrifici fatti. Mi auguro che si prosegua sulla strada che è stata tracciata negli anni precedenti. Si abbia la giusta visibilità e si cresca come movimento, dentro e fuori dal terreno di gioco”.
Da siciliana, secondo te perché molti club del sud, non riescono ad emergere, rispetto al settentrione? “Da siciliana mi fa male vedere tante società che non riescono ad emergere. Il fallimento del Catania e la retrocessione del Palermo in C fa molto male a me, ma anche all’intero movimento. Io credo che rispetto al Nord, nel meridione si investa poco nelle strutture e si crede poco nel calcio femminile. Manco da tanti anni in Sicilia, ma questa è l’impressione da persona esterna”.
Nel tuo ruolo di attaccante, chi sono i tuoi modelli nel maschile e nel femminile? “Nel calcio maschile direi Salah del Liverpool e Lautaro Martinez. Essendo di fede interista, lo ammiro molto, anche visti i numeri in zona gol con la maglia nerazzurra. Nel femminile direi Cristiana Girelli, oltre che per la bravura e le qualità, l’apprezzo perché è una che non molla mai. Ero contenta per la rete decisiva segnata sul campo della
Svizzera, visto che ci avvicina alla qualificazione ai prossimi mondiali”.
Prossimo turno sarà in casa contro il Palermo, già retrocesso in serie C. Quali le insidie che dovrete evitare? “Ironia del destino, da siciliana, sfiderò il Palermo (ride n.d.r). L’insidia sarebbe scendere in campo, dando per scontato l’esito della sfida. Dovremo approcciare la gara come contro la Roma femminile, subito determinate per ottenere il risultato massimo. Sappiamo che sarà una bella sfida da qui alla fine contro il Brescia, dove chi avrà più lucidità e sangue freddo, avrà la meglio”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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