Raiola e il rapporto con De Laurentiis: quella volta che scelse di “morire” per tenere Insigne

Non sono molti i giocatori gestiti dal noto procuratore passati sotto il Vesuvio
Dopo le ultime, disgustose, voci riguardo la sua morte, anche da parte di fonti attendibili, è stato lo stesso Mino Raiola a smentire tutto, con un tono (giustamente) adirato. Campano di origini, personalità straripante, negli ultimi anni del suo lavoro ha intrecciato il proprio lavoro anche con il cammino del Napoli di Aurelio De Laurentiis. Con il patron del club azzurro, un rapporto altalenante, dettato anche dai calciatori azzurri gestiti dallo stesso gruppo Raiola: ad oggi, nella rosa a disposizione di Luciano Spalletti, un solo elemento, Hirving Lozano, arrivato a Napoli nell’estate del 2019 con Ancelotti e gestito proprio dall’agente campano, che in Olanda detta legge da diversi anni. In passato, per appena un anno, si trovò a gestire i fratelli Roberto e Lorenzo Insigne; una scelta che portò molti tifosi a ipotizzare una rottura con il Napoli visti i precedenti dei suoi assistiti. «Raiola può fare quello che vuole, ma deve passare sul mio cadavere per poter vendere Insigne. E io sono vivo e vegeto», le parole con cui proprio De Laurentiis rispose alla possibilità di una cessione dell’attuale capitano del Napoli. Una gestione, quella di Insigne, complicata e controversa, una exit strategy mai voluta e, alla fine, i saluti tra le parti. Tra i calciatori portati in azzurro dal suo gruppo anche Kostas Manolas, arrivato dalla Roma nel 2019 e ceduto all’Olympiakos lo scorso gennaio.
Fonte: Il Mattino
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