Il calcio femminile in Italia, finalmente, passerà al professionismo, dopo anni di sacrifici delle calciatrici, ma anche degli stessi club. Da luglio insomma sarà una disciplina che avrà sempre aspettative e le giusta visibilità. Ilnapolionline.com ha intervistato sull’argomento e sul momento del movimento il direttore di calciodonne.it Walter Pettinati.
Da martedì pomeriggio il calcio femminile in Italia è ufficialmente passato al professionismo. Quali gli aspetti positivi o negativi secondo te? “Devo essere sincero, io non ci vedo alcun svantaggio, anzi solo aspetti positivi di questo importante passaggio. Le ragazze si meritavano questo riconoscimento, secondo me si è aspetto anche troppo, ma meglio tardi che mai. La serie A avrà ancora più visibilità e potrà essere per chi lo guarderà un bello spettacolo, sotto tanti aspetti. Ora credo che toccherà alle calciatrici proseguire su questa strada e dare sempre il massimo”.
Al momento la serie A femminile sarà a livelli professionistici. Secondo te potrebbe toccare anche alla B e alla serie C? “La serie A femminile diventerà professionistica, anche per il fatto che molti club maschili hanno creato la fusione con le società in rosa. Per la B credo che dipenderà dai club, ovvero se vogliono fare lo stesso passo di quelli della massima serie. Alcuni ci hanno pensato, altri ancora no. Vedo più verosimile la cadetteria, la C invece la vedo molto più complicata”.
Che ne pensi della pool scudetto e della salvezza. Sei tra gli scettici oppure la vedi come un passo in avanti per il movimento femminile? “Io credo che se questo cambiamento porterà ad un miglioramento in Italia del calcio femminile, allora è giusto aver fatto questo importante passo. Sono tutti passaggi importanti per le calciatrici, ma anche per i club che vorranno certamente competere ai massimi livelli, sia in vetta, anche per evitare di retrocedere. E’ chiaro che alcuni club rischiano, anche in caso di permanenza, perché si dovranno adeguare al professionismo sin da subito, però credo che questo si vedrà nei prossimi mesi. Ma penso che sia molto importante dare un segnale di crescita, sia a livello tecnico e dare la visibilità attraverso noi media”.
L’Europeo di Luglio in Inghilterra, per l’Italia, può essere un’altra vetrina importante, dopo i mondiali in Francia? “Io penso che sarà un altro evento importante per il nostro movimento. Per le calciatrici sarà motivo di vanto, essere definite professioniste e anche lavoratrici, perché le premia dei tanti sforzi e sacrifici fatti in tutti questi anni. Dopo aver fatto un ottimo mondiale in Francia, c’è grande attesa per gli Europei e visto che sono ad un passo dal giocare un secondo mondiale, saranno sempre attese ai miglioramenti. Ora tocca a loro e proseguire su questa strada che hanno intrapreso da molti anni a questa parte”.
Infine passando al campionato, chi secondo te rischia tra Napoli, Fiorentina e Pomigliano di scendere in serie B? “Sarà una bella lotta davvero per questa sfida a tre per evitare la retrocessione. Il Pomigliano, per buona parte del campionato, mi ha dato l’impressione di bel gioco e continuità. Ora hanno avuto un calo e rischiano di essere coinvolte nella lotta. La Fiorentina, si dovesse salvare, è comunque stata una grande delusione, anche per le aspettative che si erano create ad inizio anno. Sul Napoli, vista anche nelle ultime gare, è quella che sta meglio, come compattezza e spirito di gruppo. Ad esempio con il Sassuolo, è stata davvero sfortunata e meritava di vincere. Dopo la sosta andrà sul campo dell’Empoli, mentre ci sarà il match Pomigliano-Fiorentina, perciò sarà una giornata decisiva e avremo le idee più chiare per la lotta salvezza”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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