La sconfitta rocambolesca di Empoli, da 0-2 a 3-2, fa sprofondare il Napoli in un oblio difficile da risalire, visto anche il tonfo. Le recenti gare contro Fiorentina e Roma, erano campanelli d’allarme, ma molti avevano pensato che erano passeggeri. Dopo la sfida del “Castellani” invece sono davvero insopportabili, quasi pesanti da digerire. Per carità, la corsa verso la Champions non è a rischio, però il tonfo della sconfitta è stato fragoroso. Ora come si risale? Per le ultime 4 gare c’è un solo rimedio, dare tutto fino all’ultimo secondo, per chiudere al meglio la stagione, ma poi pensare ad una rifondazione. Dal portiere, tranne di un rinnovo di Ospina, fino all’attacco, ma qui dipende anche dal mercato estivo che cosa porterà. L’aspetto che dovrà cambiare è prendere giocatori che sanno il fatto loro quando c’è da raggiungere un grande traguardo. Va bene Kvaratskeila o l’Olivera di turno, però ci vogliono altri elementi che possano tenere testa alle corazzate italiane ed internazionali. Dopo aver toccato il fondo si può solo risalire, però serve una svolta radicale, si farà questo passo definitivo? Solo il tempo ce lo dirà.
A cura di Alessandro Sacco