Aurelio Andreazzoli è praticamente imbattibile per il Napoli. Un tabù che per i partenopei è iniziato circa 10 anni fa e che invece per gli azzurri toscani rappresenta l’unico appiglio, visti valori in campo. Il tecnico, infatti, ha vinto tre delle quattro gare disputate contro il Napoli in Serie A. Il primo successo è arrivato nel maggio 2013 alla guida della Roma (2-1 all’Olimpico); poi la vittoria ancora per 2-1 ma stavolta da allenatore dell’Empoli, nell’aprile 2019; infine il colpaccio di misura nel girone di andata di questo campionato (peraltro ultima vittoria azzurra prima di inanellare una serie di 16 risultati senza vittoria). Oltre a questo particolare tabù, l’Empoli dalla sua, in una gara sulla carta proibitiva, potrebbe avere un po’ più di serenità nel giocare senza troppi pensieri e senza la necessità di fare calcoli, visti i 12 punti che separano i toscani dalla zona retrocessione.
«È quello che ho chiesto ai ragazzi parlando con loro stamattina – ha ammesso Andreazzoli nella conferenza stampa di presentazione del match – dobbiamo giocare come sempre per cercare di vincere. Davanti avremo un avversario complicato, ma c’è una gran voglia di giocare questa gara e vedere cosa riusciremo a fare. Usciamo da una partita che non è piaciuta a nessuno e che desideriamo cancellare al più presto».
La situazione di classifica come detto è tranquilla: gli azzurri, nonostante non vincano da 4 mesi abbondanti, hanno incredibilmente conservato una distanza più che di sicurezza. «Tranquillo e sereno non lo sono mai, non lo ero nemmeno ad agosto. L’Empoli deve salvarsi entro l’ultima giornata, quando ci sarà la matematica esulteremo come se fosse uno scudetto. Teniamo presente questo, oltre alle nostre necessità di dare esperienza a una squadra giovane: io sarò tranquillo solo in quel momento».
Fonte: Cds