AVANTI CON SPALLETTI – Non si respira aria di divorzio tra De Laurentiis e Spalletti: il tecnico toscano sarà ancora l’allenatore del Napoli e la volontà è quella di portare avanti il progetto iniziato l’estate scorsa. D’altronde è il tecnico perfetto per un presidente come Aurelio, vecchio stampo e che vorrebbe dettare anche scelte esclusive del campo. Spalletti non si lamenta, non fa richieste che irritano il presidente: lavora con quello che ha e prova a trarre il meglio dagli uomini che la società gli mette a disposizione all’inizio di ogni stagione. Spalletti è blindato. Nessun mal di pancia. Nessuna voglia di cambiare aria.
PREOCCUPAZIONI – Primi fischi allo stadio lunedì, al termine di una gara che ha visto il Napoli imporsi nei primi 30′ del primo tempo, per poi sparire progressivamente dal campo. Nel mirino la preparazione atletica nel ritiro pre-campionato, che aveva fruttato 24 punti nelle prime 8 giornate. Serve un cambio di passo a Castel Volturno, ma anche le prime critiche alle sue scelte, come l’ingresso di Zielinski per Lobotka e non quello di Demme. Ieri non è stata giornata di faccia a faccia. Solo riunione tecnica con lo staff. La rosa ha dimostrato di essere altamente competitiva, completa, ma non sempre maneggiata a dovere: la gestione del turnover è stata perfetta nei momenti di crisi ma deficitaria con la rosa al completo. E ora? Sei punti all’obiettivo minimo, senza dover vedere cosa fanno gli altri. Lo scudetto ormai è lontanissimo e solo per proprie colpe. A Empoli qualcosa cambierà: perché Lobotka è out. Probabile tocchi a Demme dal primo minuto.
Fonte: Il Mattino