Spalletti dovrà capire in questi giorni in che modo risolvere le problematiche che non hanno permesso al Napoli di continuare nella corsa allo scudetto. I napoletani avevano creduto al “sogno”, ed ora cominciano i primi mugugni, il malcontento. Il tecnico azzurro sa che le partite che mancano alla fine del campionato sono fondamentali, al pari dei punti che le rappresentano, come scrive oggi Il Mattino. “Allo stadio, domenica, ci sono stati i primi fischi per Spalletti all’uscita dal campo. Pochi. Ma i mugugni iniziano a esserci in città. Perché in molti hanno davvero creduto allo scudetto. Il Napoli è in affanno. L’intensità degli allenamenti settimanali, probabilmente, va cambiata in vista di queste ultime cinque giornate. La preparazione atletica è chiaramente nel mirino: la squadra è partita a razzo ma negli ultimi tempi si ferma nel secondo tempo. Non è un caso. Durante il ritiro estivo gli allenamenti sono stati massicci a la squadra è partita in quarta: nelle prime otto partite, gli azzurri hanno conquistato 24 punti; nelle successive 25 partite i punti sono stati 43 (è quinta nella classifica di rendimento dietro a Inter, Juve, Milan e Fiorentina). In questo mese serve forse un cambio di passo a Castel Volturno, trovare una soluzione a questo affanno. Ma Spalletti ha letto anche delle critiche alle sue scelte. Non le ha gradite. Vero che senza Lobotka la luce si spegne, ma il cambio automatico era con Demme e non con Zielinski. Ieri non è stata giornata di faccia a faccia. Solo riunione tecnica con lo staff. La rosa ha dimostrato di essere altamente competitiva, completa. Ma non sempre maneggiata a dovere: non c’è giocatore che chiamato in causa non ha dimostrato di essere all’altezza. La gestione del turnover è stata perfetta nei momenti di crisi ma deficitaria con la rosa al completo. E ora? Sei punti all’obiettivo minimo, senza dover vedere cosa fanno gli altri. Lo scudetto ormai è lontanissimo. E solo per proprie colpe. A Empoli qualcosa cambierà: perché Lobotka è out. Probabile tocchi a Demme dal primo minuto”.